Purtroppo Matteo Ubaldi, il 18enne umbro disperso da ieri pomeriggio nel mare di Porto Cesareo, nel leccese, non ce l'ha fatta. Il corpo del giovane è stato rintracciato dagli addetti al servizio di salvataggio dello stabilimento "Le Dune", ormai privo di vita. Una volta fatta la macabra scoperta, i bagnini, come da prassi, hanno avvisato le autorità, che nel giro di pochi minuti sono giunte sul posto e recuperato la salma dello sfortunato giovane. La stessa è stata già trasferita presso il molo del porto della nota cittadina turistica salentina.

Matteo era originario di Spoleto e stava trascorrendo nel Salento alcuni giorni di vacanza insieme alla sua famiglia e ad alcuni conoscenti. Quando ieri il ragazzo si è tuffato in mare, le condizioni di quest'ultimo non erano affatto buone: soffiava infatti un fortissimo vento di scirocco, proveniente da sud, che ha reso le acque dello Ionio molto agitate.

Il personale stava perlustrando l'area

Ubaldi è stato ritrovato intorno alle ore 17:30 di oggi, lunedì 29 luglio. I bagnini stavano perlustrando l'area dello stabilimento, quando all'improvviso hanno notato il suo corpo. Le ricerche di Matteo si sono fermate solo durante la notte, e infatti già stamane alle prime luci dell'alba i soccorsi si sono messi in moto nuovamente.

Dopo quasi una giornata di ricerche in lungo e in largo, anche nelle acque delle spiagge vicine, la vicenda ha avuto un finale purtroppo tragico.

Ieri pomeriggio il ragazzo si trovava in acqua insieme ad un suo amico di 17 anni, che è stato salvato dal padre, mentre di Matteo si sono perse quasi subito le tracce. Molto probabilmente la corrente lo ha trascinato al largo, e la vittima non è riuscita a tornare a riva.

Scongiurata la presenza del fratellino di 8 anni in mare

In un primo momento, sempre nella giornata di ieri, si era temuto che potesse essere coinvolto nella vicenda anche il fratellino di 8 anni. La notizia è stata smentita poco dopo, in quanto l'infante al momento del dramma non si trovava assolutamente in acqua, così come anche suo padre.

Molto probabilmente, secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale online, Lecce Prima, qualcuno ha confuso il bambino con un altro soggetto che si trovava lì vicino dotato di pinne e tavola. Proprio quest'ultimo sarebbe stato uno dei primi a prestare i soccorsi ai due malcapitati, aiutando anche i bagnini e i soccorritori.

Nelle prossime ore, si svolgeranno i relativi esami sul corpo del ragazzo, e poi la salma dovrebbe essere restituita ai famigliari, in modo da porgergli un ultimo saluto. Si tratta di una tragedia davvero assurda: i famigliari e gli amici del giovane sono stati segnati profondamente dal dramma in questione.