Ieri si è tenuta in piazza San Lorenzo in Lucina (quartier generale dei Carabinieri), la conferenza stampa sull'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Inoltre, quando il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, Francesco Gargano ha preso la parola ha espresso il suo disappunto e dispiacere per tutte le ombre e i misteri intorno a questa vicenda. Poi ha aggiunto che "La ricostruzione attenta e scrupolosa ha dimostrato la correttezza e la regolarità di questo intervento". Quest'ultimo risulta analogo e ricorrente nella città di Roma.

Successivamente, Gargaro ha spiegato che i due carabinieri sono stati immediatamente aggrediti dai due americani, nel momento esatto in qui si sono qualificati. Queste le sue dichiarazioni: "Mario Cerciello e Andrea Varriale sono stati aggrediti dai due americani, non c'è stata la possibilità di reagire e usare l'arma. Varriale è stato subito sopraffatto e buttato a terra". Inoltre, il comandante ha poi aggiunto che in giro c'erano 4 pattuglie però non dovevano essere visibili, in quanto poteva saltare l'operazione, però sono intervenute subito dopo l'allarme lanciato.

Alcuni carabinieri in conferenza stampa hanno anche aggiunto: "Cerciello aveva dimenticato l'arma, è sicuramente una dimenticanza, ma ciò non toglie che non avrebbe comunque avuto modo di reagire.

Non immaginavano di trovarsi di fronte a delle persone che erano in possesso di un colpetto di circa 18 centimetri e nemmeno si aspettavano di essere aggrediti, nel momento in si sono qualificati".

La persona derubata dallo zaino aveva identificato i due americani come due maghrebini

La pm romana Nunzia D'Elia ha detto che i due californiani ritenuti responsabili dell'omicidio di Cerciello, quando sono arrivati per essere interrogati erano perfettamente lucidi e non avevano segni di nessun genere.

Inoltre, il pm ha anche aggiunto che ai due ragazzi gli hanno concesso l'avvocato d'ufficio e hanno chiamato un interprete. Poi, hanno anche dato la possibilità a Gabriel Natale di avere un colloquio preliminare con il suo avvocato, da soli.

Invece, il comandante provinciale dei carabinieri di Roma ha specificato che "l'indicazione che i due ragazzi fossero maghrebini è stata dalla persona derubata dallo zaino cioè Brugiatelli.

Ma quest'ultimo ha definito i due assalitori di carnagione scura perché aveva paura di dire che conosceva gli autori dell'omicidio. Infatti, l'uomo non voleva essere associato al fatto accaduto e quindi ha mentito, poi però dalle immagini si è scoperto l'antefatto.

Successivamente ha parlato il procuratore Prestipino che ha ribadito come gli indiziati sono stati interrogati dai magistrati nel rispetto della legge. Inoltre, gli interrogati sono stati effettuati con tutte le garanzie difensive e in presenza degli avvocati difensori e degli interpreti. Poi, gli interrogatori sono stati anche tutti registrati.