Come ci si attendeva, l’autopsia sul corpicino della neonata ha chiarito – almeno in parte – la vicenda della piccola ritrovata sabato pomeriggio, poco dopo le 16:00, da un pescatore di anguille mentre galleggiava nel Tevere a Centro Giano, località a sud del ponte sul Raccordo anulare di Roma. La bimba sarebbe deceduta per asfissia: l'esame effettuato dal dottor Mirko Massimilla, medico legale dell’università di Tor Vergata ha verificato come sul corpo delle giovanissima vittima non ci siano altri segni di violenza. Quindi, secondo la ricostruzione degli esperti, appena 24 ore dopo la sua nascita, sarebbe stata prima soffocata ed in seguito gettata nel fiume, quando era ormai priva di vita.

Smentita dai medici, invece, l’ipotesi di un colpo alla testa, come era inizialmente sembrato, vista la presenza di quello che sembrava un ematoma, dietro al capo.

L’inchiesta punta ad identificare i genitori della piccola

Nel frattempo prosegue l’inchiesta condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Capitale, che nelle ultime ore hanno effettuato l’ennesimo sopralluogo nel punto in cui è stato scoperto il corpicino. Rimane ancora ignota l’identità dei genitori della bambina: le speranze degli inquirenti sono ora riposte nell'esame del Dna della piccola, che potrebbe fornire elementi utili per risalire alla madre e al padre. Sicuramente, una volta rintracciati, sarebbe più facile ricostruire quanto accaduto alla povera neonata.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo ancora contro ignoti per omicidio: si continua ad indagare nel mondo della prostituzione. Infatti la bimba potrebbe essere stata tolta alla madre dai suoi sfruttatori e poi uccisa, per costringere la donna a tornare sulla strada. Un’altra pista, altrettanto drammatica, resta quella della gravidanza indesiderata, tenuta nascosta dalla mamma, fino al tragico epilogo.

Gli impegni della sindaca di Roma

Il ritrovamento del cadavere della piccola, sabato pomeriggio, aveva destato grande clamore in tutta la città di Roma. Il pescatore di anguille che l’ha visto per primo, mentre galleggiava tra i flutti, pensava fosse un bambolotto; poi, avvicinandosi, ha capito che si trattava di una neonata, con ancora il cordone ombelicale attaccato al corpo.

A quel punto non è rimasto altro da fare che chiamare le forze dell'ordine, subito accorse sul posto con i Vigili del Fuoco, che hanno recuperato il corpo della bimba dall'acqua, adagiandolo sul battello di un ristorante ormai chiuso da tempo, l'Anaconda, nei pressi ponte monumentale di Mezzocammino. La sindaca della Capitale, Virginia Raggi, dopo la richiesta dell'associazione di volontariato Salvamamme, ha annunciato che sarà organizzata una cerimonia di addio alla bambina; inoltre si è impegnata ad accrescere l'informazione per le future madri sulla possibilità di poter accedere al parto anonimo.