Don Gianni Bekiaris se la caverà "soltanto" con l'accusa di essere colpevole dei reati di violenza di natura sessuale a danno di un suo parrocchiano, perpetrati in una parrocchia di Ceprano, in provincia di Frosinone. Gli stessi ebbero inizio oltre dieci anni fa: nel 2005 si aprì il processo a suo carico. La lentezza della macchina giudiziaria, però, ha fatto sì che il processo che il religioso stava affrontando cadesse in prescrizione: proprio per questo, secondo quanto riporta la testata giornalistica locale online 'Ciociaria Oggi', adesso il sacerdote eviterà il carcere.

La notizia si è immediatamente diffusa in tutta Italia.

Il processo doveva finire nel 2017

Sempre secondo quanto riferito dai media, l'uomo avrebbe scontato la sua pena dietro le sbarre se solo il processo si fosse concluso un anno prima del previsto, ovvero nel 2017. Il procedimento giudiziario è arrivato alla conclusione solo quest'anno, troppo tardi quindi perché l'uomo potesse essere condotto in carcere. La vittima degli abusi, adesso, starebbe soffrendo di seri problemi psichici, almeno questo sostengono i legali dell'allora adolescente. I giudici del tribunale frusinate hanno motivato la sentenza, additando proprio alla lentezza della macchina giudiziaria il proscioglimento dell'uomo. Lo stesso avrebbe abusato del giovane anche quando il ragazzo diventò maggiorenne, approfittando delle debolezze psichiche della vittima, debolezze che, come già detto, sarebbero state causate dallo stesso sacerdote.

L'accusa aveva chiesto ben sette anni di reclusione, visto che gli indizi a suo carico sarebbero stati schiaccianti. Come accade in questi casi, le motivazioni sono state depositate 90 giorni dopo l'ultima sentenza.

I legali del giovane abusato valutano di agire in sede civile

Se quindi sul piano penale il processo termina qui, lo stesso potrebbe riaprirsi ora in sede civile.

A riferirlo è l'avvocato Carla Corsetti, legale della vittima, la quale alla stampa ha dichiarato che, nei prossimi giorni, dopo aver letto attentamente le motivazioni di questa sentenza, si valuterà se agire, proprio in relazione al danno causato dalle condotte abusanti. Una vicenda, quindi, che potrebbe anche non chiudersi qui.

Sicuramente, a breve, al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori particolari su questo assurdo caso di cronaca, che non è certamente il primo di questo tipo che accade nel nostro Paese. Gli inquirenti hanno effettuato delle indagini puntualissime: chi indaga ha ritenuto ininfluenti le dichiarazioni di alcuni testimoni che sarebbero intervenuti in favore del sacerdote, negando che quest'ultimo avesse commesso i reati per cui è stato riconosciuto colpevole.