Un drammatico ritrovamento durante un’escursione in montagna. Lunedì pomeriggio due turisti stavano camminando lungo un percorso secondario a Lana di Sopra, nei dintorni di Merano, quando improvvisamente hanno notato qualcosa di strano uscire da un cespuglio situato nella scarpata che lambiva la strada. Si trattava del corpicino ormai privo di vita di un neonato, un maschietto con il cordone ombelicale che non era stato reciso. Come riporta il quotidiano Dolomiten, intorno alla testa c’era un panno, che qualcuno aveva legato ripetutamente al collo.
Il piccolo, di carnagione chiara, doveva essere nato da poche ore quando è stato abbandonato in quel luogo. I soccorritori della Croce Bianca, giunti rapidamente sul posto insieme ai carabinieri, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del bambino che, secondo i primi esami, dovrebbe essere avvenuto alcune ore prima del rinvenimento.
Massimo riserbo sulle indagini in corso
Come detto, a scoprire i resti del neonato è stata una coppia di escursionisti, verso le 16,30 di lunedì, mentre percorrevano una stradina poco battuta dai turisti che in questo periodo frequentano la zona. I due, che si trovavano a Lana di Sopra, nelle vicinanze della trattoria Glögglkeller – ospitata in un maso, l’abitazione rurale tipica di quell’area – hanno notato i piedini del neonato ed hanno immediatamente attirato l’attenzione di un contadino del posto che era nei paraggi.
Quest’ultimo è sceso nella scarpata e, dopo essersi ulteriormente avvicinato al cespuglio, ha visto il corpo del bimbo nascosto lì sotto. Immediatamente è scattato l’allarme, ma per il piccolo non c’è stato nulla da fare. Gli inquirenti per il momento mantengono il massimo riserbo su quanto potrebbe essere accaduto. Un’ipotesi ancora da verificare, riportata dal quotidiano Dolomiten, è che il bambino possa essere stato strangolato con il panno utilizzato per coprirgli la testa.
Sarà l’autopsia, disposta dalla procura di Bolzano che indaga sulla vicenda, a permettere di comprendere meglio la dinamica dei fatti. Sul corpo della vittima, infatti, sarebbero stati riscontrati dei "segni di violenza".
Il bimbo di quattro mesi ucciso in provincia di Benevento
Questo triste episodio segue di poche ore il caso – per alcuni versi molto simile – del piccolo di quattro mesi ucciso dalla madre lungo la Strada Statale Telesina, nei pressi di Solopaca, in provincia di Benevento.
La donna, una 34enne ora accusata di omicidio volontario, dopo aver tamponato il guardrail con la propria vettura, avrebbe lanciato il figlio in dirupo, per poi scendere e colpirlo ripetutamente con un oggetto contundente, probabilmente un bastone. L’assassina, che soffre di un grave deficit uditivo, aveva appena litigato col compagno ed era uscita di casa portando con sé il bimbo. La donna non ha voluto dare spiegazioni per il suo gesto: interrogata dal pm che segue l’inchiesta, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.