Preoccupazione e sgomento sono alla base della richiesta del segretario generale Uilpa di Palermo, Alfonso Farruggia di fissare un incontro urgente con Matteo Frasca, presidente della Corte d'Appello, per la tempestiva risoluzione dei disagi accusati dal personale dell'Ufficio Notifiche Esecuzioni e Protesti di Palermo (UNEP) che dal mese di agosto lavora in condizioni precarie e rischiose per la propria incolumità.
La presa di posizione di Farruggia
L'edificio ex EAS, ubicato all'interno della cittadella giudiziaria in cui sorge il Tribunale, versa in condizioni strutturali critiche che hanno richiesto l'intervento di messa in sicurezza e i cui tempi di risoluzione e termine dei lavori - a detta dell'esponente sindacale Farruggia - si preannuncia tutt'altro che breve.
Secondo quanto affermato da Farruggia, "il sindacato sarebbe stato informato che le risorse finanziarie impiegate per la messa in sicurezza dell'edificio, non sono sufficienti a coprire tutti i costi dei lavori" e lo stesso esponente auspica che si tratti solo di "una voce di corridoio".
"Qualora così non fosse - ha avvertito - gli interventi in corso potrebbero essere sospesi con pesanti ripercussioni sull'operatività dell'Ufficio nella sua totalità sia organizzativa che operativa".
Senza dimenticare, poi, il notevole sforzo che i lavoratori compiono quotidianamente in condizioni di complessa precarietà e stress che comporta loro sacrificio aggravato non solo dalle condizioni strutturali degli uffici, ma anche dall'inaccettabile carenza dei primari servizi igienici.
L'organizzazione sindacale, già intervenuta nei mesi scorsi sulle condizioni dell'edificio con sopralluoghi e verifiche, continua ancora oggi ad esprimere preoccupazione, in quanto persistono le medesime condizioni registrate precedentemente, cosi come persiste un alto rischio per l'incolumità del personale che vi lavora e, oggi come ieri, la stessa Uilpa sollecita un "tempestivo incontro con l'amministrazione e una preventiva chiusura degli uffici in attesa della ristrutturazione e del ripristino delle condizioni di sicurezza e agibilità previste dalla legge".
A tale proposito la Presidenza della Corte d'Appello di Palermo intende non prorogare oltre il 30 settembre di quest'anno il provvedimento che limita l'accettazione degli atti con scadenza entro i 21 giorni successivi, al fine di non danneggiare ulteriormente sia l'attività degli avvocati che degli ufficiali giudiziari.
Farruggia, infine, sollecita la Presidenza a fissare un incontro delle organizzazioni sindacali in tempi rapidissimi, con lo scopo di concordare ancora una volta soluzioni che mirino a contenere o limitare il più possibile il disagio dei dipendenti e dei professionisti che frequentano presso la struttura per ragioni lavorative.