Davanti allo stadio di Palermo è comparso uno striscione dedicato ad Antonio Speziale. Si tratta di un ultrà rosanero, condannato per aver ucciso l'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, durante gli scontri Catania-Palermo del 2 febbraio 2007.
Lo striscione è stato immediatamente sequestrato dagli agenti della Digos ed è partita subito anche un'indagine. La notizia del messaggio degli ultrà ha scatenato l'indignazione da parte di tutto il mondo calcistico. La vedova dell'ispettore Raciti ha ammesso di sentirsi dispiaciuta per l'episodio.
Lo striscione
'Gli ultras non dimenticano Speziale libero' così recita lo striscione del gruppo Curva Nord 12 che è stato affisso all’esterno dello stadio Barbera a Palermo. Il soggetto del messaggio è l'ultrà rosanero condannato per l'omicidio dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti.
L'episodio risale al 2 febbraio del 2007, quando durante il match Catania-Palermo, la città siciliana fu attraversata da scontri e tumulti tra i tifosi. Raciti era intervenuto con le altre forze dell'ordine per sedare la folla. Durante i momenti concitati di quella sera, l'uomo viene colpito con un oggetto alla testa e perde la vita.
Le indagini portarono all'arresto e alla condanna dell'ultrà Antonio Speziale.
Una decisione che ha distanza di anni scatena ancora la rabbia degli amici dell'uomo, i quali hanno voluto omaggiarlo con un messaggio proprio fuori dallo stadio.
Lo striscione è stato immediatamente rimosso e sequestrato dalla Digos di Palermo. Subito è stata aperta un'indagine per trovare coloro che hanno appeso e scritto tale messaggio.
Immediate le reazioni del mondo del calcio e non solo, una volta appresa la notizia.
Il primo a manifestare apertamente l'indignazione verso il messaggio 'Speziale libero', è stato il sindaco di Palermo. Leoluca Orlando ha commentato all'interno di un comunicato ufficiale che nessun atteggiamento violento può essere preso come esempio da eseguire.
In questo caso ciò è ancora più grave, poiché il soggetto del messaggio si è macchiato dell'uccisione di un poliziotto, in servizio per la tutela della sua città. Inoltre, lo striscione appeso allo stadio è un insulto alla memoria di Filippo Raciti.
Infine, il sindaco siciliano promette che saranno presto arrestati i colpevoli e contro di loro saranno presi seri provvedimenti. Concludendo il messaggio, il primo cittadino ha affermato che ogni comportamento contro la legalità, va contro la città di Palermo e il Palermo calcio.
Le parole della vedova
All'interno del comunicato stampa, dove il sindaco di Palermo esprime la sua indignazione contro lo striscione a favore di Speziale, il primo cittadino dedica un pensiero alla famiglia di Raciti.
Esprimendo la sua vicinanza alla vedova Marisa Grasso, assicura solidarietà e ammirazione per il poliziotto scomparso.
La stessa donna ha voluto commentare la vicenda. La vedova ha espresso tristezza nell'apprendere del messaggio al di fuori dallo stadio. Tuttavia, non esprime alcuna amarezza verso coloro che hanno compiuto tale gesto. Come lei stessa dice 'Mi amareggia molto di più che mio marito non sia più tornato a casa'.