Questa notte, poco dopo mezzanotte, una ragazza di 24 anni originaria della provincia di Sassari è morta a causa di una meningite.
La giovane era stata trasportata all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, già in condizioni disperate, da un' ambulanza del 118 poche ore prima, ed era stata subito trasferita nel reparto di Rianimazione della struttura, ma, purtroppo, nonostante gli sforzi dei medici per riuscire a salvarle la vita, la ragazza è deceduta poco tempo dopo la mezzanotte. Da quanto appreso, la ragazza sarebbe morta per meningite meningococcica, che non ha lasciato scampo alla giovane.
Le ultime ore di vita della ragazza
La giovane donna, nativa di Nole in provincia di Sassari, attualmente viveva nel capoluogo di provincia, dove frequentava anche l'università. Secondo le prime ricostruzioni la ragazza non rispondeva al telefono da circa un paio di giorni, situazione che ha chiaramente allarmato amici e parenti, e, infatti, sono stati i suoi conoscenti a chiamare il 118 affinché dei soccorsi fossero portati nell'appartamento di Sassari della 24enne.
Sul posto sono poi dovuti accorrere e intervenire anche i vigli del fuoco per poter entrare nell'abitazione, dove hanno trovato la ragazza già in gravissime condizioni, da qui il trasporto d'urgenza all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari.
Gli sforzi dei medici e di tutto il personale non sono bastati a tenere in vita la giovane: il decesso è stato accertato poco dopo la mezzanotte.
Profilassi farmacologica per famigliari e conoscenti
Il servizio di igiene e sanità pubblica dell' Ats Sardegna-Asl di Sassari ha prontamente avviato la profilassi farmacologica nei confronti dei famigliari della ragazza e con chiunque avesse avuto un contatto con la ragazza negli ultimi giorni.
In attesa dei risultati delle analisi, utili per l'identificazione del ceppo batterico, l'Ats rassicura: "La situazione è sotto controllo, abbiamo contattato i parenti della ragazza per l'avvio della profilassi farmacologica. Lo stesso trattamento, che secondo le linee guida deve essere effettuato entro le 72 ore, è stato riservato sia ai conoscenti si agli operatori sanitari che in questo lasso di tempo hanno avuto dei contatti con la ragazza".
Queste le dichiarazioni rilasciate da Fiorenzo Delogu, responsabile del Servizio di igiene e sanità pubblica.
Una volta individuato il ceppo batterico, che sarà possibile identificare grazie alle analisi del caso, le persone già riconosciute come contatti della 24enne saranno sottoposte a una campagna di vaccinazione, e se i medici e le autorità competenti lo riterranno necessario, la profilassi vaccinale sarà estesa a molti più soggetti.