Mentre la vicenda giudiziaria di Tekashi 6ix9ine continua a far discutere il mondo – soprattutto dopo la recente indiscrezione secondo cui il rapper classe 1996, attualmente detenuto in un carcere federale di New York e recentemente divenuto collaboratore di giustizia, avrebbe deciso di rifiutare l'ingresso nel programma di protezione testimoni offertogli dalle autorità americane – 50 Cent annuncia che questa rocambolesca, inquietante e a tratti surreale storia di malavita e spettacolo è già in procinto di divenire oggetto di un documentario.

Il rapper, attore, produttore e imprenditore newyorchese ha infatti confermato i recenti rumors relativi ad un suo impegno nella produzione di un docu-film sulla vicenda umana, artistica e giudiziaria del suo concittadino Daniel Hernandez, in arte Tekashi 6ix9ine.

Non avrebbe potuto essere altrimenti, 50 Cent probabilmente non sarà l'unico imprenditore dello spettacolo a mettere in atto un'operazione del genere: tentati omicidi, spaccio di droga, sparatorie, rivalità tra gang – ma anche tra rapper – e strategie di marketing legate alla credibilità di strada, sono solo alcune delle peculiarità di una vicenda di cronaca giudiziaria più che mai attuale ed emblematica della contemporaneità americana, che per definizione si presta ad una trasposizione filmica o documentaristica.

50 Cent produrrà una serie di documentari, incluso uno su se stesso ed un altro su Snoop Dogg

Il documentario su 6ix9ine, che dovrebbe durare dalle sei alle otto ore, farà parte di una serie che avrà diversi protagonisti, tra questi anche Snoop Dogg, lo stesso 50 Cent e svariati celebri sportivi di alto livello.

A giudicare dalla reazione del pubblico americano, l'episodio più atteso al momento sembra comunque essere di gran lunga quello sul rapper newyorchese di origine messicana e portoricana.

Nel frattempo, stando a quanto riferiscono i media americani, l'azione di collaboratore di giustizia di Tekashi 6ix9ine avrebbe già contribuito a peggiorare la situazione legale di alcuni membri della sua ex gang.

Il documentario potrebbe essere il primo tassello dell'operazione di rilancio di 6ix9ine nello showbiz americano

Sempre stando a quanto dichiarano i principali portali oltreoceano, sembra che la speranza di Tekashi 6ix9ine al momento sarebbe quella di ottenere la libertà già nel 2020. La sorpacitata decisione di accettare l'ingresso nel programma di protezione testimoni sarebbe legata all'intenzione del rapper di tornare a fare musica il prima possibile, sfruttando inoltre la sua fama a livello globale – ampliata in maniera a dir poco significativa in seguito alle vicende giudiziarie dell'ultimo anno – per rinegoziare, ovviamente al rialzo, i contratti attualmente in corso di validità con la sua etichetta discografica.