I genitori del bambino precipitato dalle scale della Scuola elementare che frequentava non si danno pace. Il loro figlio, al momento, è ricoverato in condizioni stabili, ma molto gravi all'ospedale Niguarda dopo essere caduto per oltre dodici metri dalla tromba delle scale della scuola primaria Pirelli di Milano. La madre si è sfogata raccontando il dramma che sta vivendo al Corriere della Sera.

Alunno caduto a scuola: lo sfogo della madre

La madre del bambino caduto dalle scale della sua scuola ha puntato il dito contro l'Istituto: "Com'è possibile che questi bambini stiano in corridoio da soli?", si è domandata la donna.

Inoltre, ha aggiunto che le prime classi, essendo frequentate da bambini di sei anni, non dovrebbero trovarsi agli ultimi piani dell'edificio. I bambini vengono affidati alla scuola, ma adesso la madre del bambino ha affermato di aver perso la fiducia nei confronti dell'Istituto.

Il bambino di sei anni è caduto da un'altezza di oltre dieci metri e adesso è in coma farmacologico. La Procura indaga per omessa vigilanza, tesi che viene sostenuta anche i genitori del bambino, disperati per quanto è successo. Mentre era a scuola, la Giovanni Battista Pirelli di via Goffredo da Bussero, il bambino ha chiesto di poter andare in bagno e non è più tornato. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo si sarebbe arrampicato sulla ringhiera della scalinata per poi precipitare nel vuoto.

L'allarme è scattato subito: alle urla e al rumore dello schianto sono arrivati immediatamente i soccorsi del personale scolastico e, successivamente, il bambino è stato trasportato in ospedale. I medici tengono vive le speranze, ma le condizioni del piccolo permangono comunque molto serie.

Aperta inchiesta per omessa vigilanza

La Procura di Milano sta cercando di ricostruire il tragico incidente ascoltando i compagni del piccolo e tutti i presenti nell'istituto. Nel punto della tragedia non c'era la presenza di nessuna telecamera di videosorveglianza, le prime ipotesi portano comunque a pensare che si sia trattato di un incidente.

Dai primi rilievi effettuati sul posto, la ringhiera risulta regolare e il Pm di Milano, Francesco Ciardi ha avviato un'indagine per omessa vigilanza. Maestre e collaboratori scolastici potrebbero finire nel registro degli indagati nelle prossime ore, poiché il bambino potrebbe essere stato lasciato solo.

Le famiglie degli altri alunni si sono stretti intorno alla famiglia del bambino: "Non è normale che bambini così piccoli vengano mandati in bagno da soli", sottolineano. Inoltre, a detta del genitore di un alunno di terza elementare, il personale scolastico sarebbe diminuito. L'assessore all'Educazione del comune di Milano, Laura Galimberti, e il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti hanno espresso la loro solidarietà ai genitori del piccolo sollecitando una celere ricostruzione della vicenda, affinché vengano alla luce gli aspetti ancora poco chiari.