Non è mafia. Questo alla fine è il verdetto dei giudici della VI Sezione Penale della Cassazione che ieri, 22 ottobre, dopo una lunga camera di consiglio, ha deciso di abolire l'accusa prevista dal 416 bis nei confronti di Massimo Carminati, Salvatore Buzzi e di altri 32 impuati. Si tratta della cosiddetta inchiesta ribattezzata "Mondo di Mezzo", meglio conosciuta coma Mafia Capitale. Come si ricorderà, infatti, negli scorsi anni gli inquirenti indagarono su alcuni imprenditori romani, i quali furono inizialmente accusati di aver messo su una vera e propria associazione di stampo mafioso.

Adesso quest'accusa è completamente caduta, almeno nel giudizio di primo grado, ammesso comunque in Appello. Il verdetto dei giudici è arrivato intorno alle ore 20:00.

I giudici: 'Non fu mafia'

Sono stati tre i sostituti procuratori che hanno affrontato la requisitoria, la quale si è poi conclusa con la richiesta della conferma delle condanne in Appello. In aula era presente anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi e il Presidente dell'Antimafia, Nicola Morra. Secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale online, Roma Today, pare che già lo scorso 11 settembre la Corte avrebbe ribaltato quanto deciso in primo grado: in quell'occasione era stato chiesto di riconoscere il reato di associazione mafiosa agli indagati.

Gli stessi però adesso possono tirare un sospiro di sollievo, in quanto l'accusa più grave, quella di mafia, è appunto destinata a cadere. Secondo i legali di Carminati e Buzzi tutta la sentenza pareva già forzata dall'inizio e i loro assistiti non hanno mai commesso reati in odor di mafia. Semmai ci sono stati soltanto episodi di corruzione, ma nulla di più.

Alessandro Diddi, che è l'avvocato difensore di Salvatore Buzzi, ha riferito che lo stesso suo assistito avrebbe ammesso tali episodi di corruzione. Sarebbe stato proprio quest'ultimo ad informare gli inquirenti che al Campidoglio c'era un sistema corrotto.

Raggi parla di 'capitolo buio'

Sulla vicenda "Mondo di Mezzo" è intervenuta anche la sindaca di Roma, che, come già detto in apertura, era in aula ad ascoltare quanto deciso dai giudici.

Secondo la Raggi, seppur l'accusa di mafia è caduta, questo dimostra come effettivamente all'interno degli organi dell'amministrazione comunale c'era un sodalizio criminale pronto a tutto. Il primo cittadino ha parlato di una giornata a dir poco storica e che, con questa vicenda di Mafia Capitale, la città ha affrontato un capitolo oscuro della sua storia. Virginia Raggi ha informato che si sta lavorando per dimenticare questo momento e ai suoi concittadini ha detto di andare vanti sempre a testa alta.