Da Bolzano - provincia autonoma del Trentino-Alto Adige - arriva un'incredibile storia di razzismo contro i medici italiani. Il Südtiroler Freiheit (partito di destra) ha diffuso cartelloni che ritraggono un cadavere all'obitorio e la scritta "Il dottore non sapeva il tedesco". La Fnomceo è subito insorta, mentre il consigliere pentastellato Diego Nicolini ha depositato un esposto alla Procura.

I cartelloni contro i medici italiani

Passeggiando per Bolzano è impossibile non notare i macabri cartelloni affissi dal Süd-Tiroler Freiheit (traducibile con Libertà Sud-Tirolese), partito dichiaratamente anti-italiano fondato da Eva Klotz e Sven Knoll.

I manifesti - che campeggiano anche di fronte alle fermate degli autobus e agli ospedali - ritraggono, in primo piano, un cadavere disteso sul lettino. Sul piede sinistro, un cartellino che afferma "Qui muore il diritto all’uso della madrelingua". L'immagine, decisamente forte, è accompagnata anche da una didascalia recitante "Il medico non sapeva il tedesco" e da alcune righe, su sfondo rosso, in cui si spiega che in Alto Adige i medici, per capire e meglio gestire i loro pazienti, devono parlare la lingua tedesca. "Combattiamo per la difesa dei tuoi diritti", si sottolinea alla fine.

Südtiroler Freiheit, in un comunicato non disponibile in italiano, ha precisato che le incomprensioni tra medico e paziente possono avere gravi conseguenze, e per un cittadino altoatesino di origine tedesca può essere davvero complicato parlare della propria Salute in una lingua diversa da quella madre, ossia in italiano.

Le reazioni

La campagna pubblicitaria voluta da Südtiroler Freiheit, da molti ritenuta razzista e di cattivo gusto, sta sollevando polemiche e reazioni politiche e non. Diego Nicolini, consigliere a "Cinque Stelle" della Provincia autonoma di Bolzano, su Facebook ha annunciato di aver già depositato un esposto alla Procura e ha espresso la massima solidarietà a medici e personale sanitario che, nonostante la difficile situazione, stanno facendo del loro meglio.

Anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) ha già provveduto ad inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica e ha richiesto che i manifesti vengano ritirati al più presto. Quei cartelloni, ha commentato il presidente Fnomceo Filippo Anelli, hanno un contenuto fortemente disinformativo e veicolano un messaggio pessimo.

Un messaggio che non solo è offensivo per i medici italiani, ma è anche allarmistico per i cittadini e lesivo per il normale, e necessario, rapporto di fiducia che si crea in una relazione di cura. "La politica - ha concluso auspicando un intervento delle autorità - dovrebbe evitare di strumentalizzare la salute".

Monica Oberrauch, presidente dell'Ordine dei Medici di Bolzano ha definito la campagna del partito secessionista "una messa in scena" che offende e che raccoglie disgusto, mentre Thomas Widmann, assessore alla Sanità, condannando l'iniziativa targata Süd-Tiroler Freiheit, ha invitato a non pubblicizzarla troppo.