Il sostituto procuratore Massimo Gaballo, della Procura generale di Milano, ha chiesto una condanna in appello a sei anni e quattro mesi per Paolo Scaroni, ex amministratore delegato di Eni e attuale presidente in carica dell'AC Milan. L'accusa è di corruzione internazionale relativamente ad un presunto pagamento di tangenti in Algeria. Il 19 settembre 2019, in primo grado, Scaroni fu assolto dal tribunale di Milano per 'non aver commesso il fatto'. Assoluzione piena anche per Eni in primo grado, nonostante l'accusa del pubblico ministero di Milano, Isidoro Palma, prevedesse una sanzione di 900.000 euro.

Assolto anche in primo grado il manager di Eni Antonio Vella, per il quale il PM aveva richiesto una condanna di 5 anni e 4 mesi. Nel secondo grado di giudizio, la procura generale ha espresso il parere di ribaltare la sentenza, chiedendo la condanna di Scaroni, Vella ed Eni.

La presunta maxi-tangente

La presunta 'maxi-tangente', così definita dal pubblico ministero, riguarda fatti avvenuti nel 2008. Saipem, una delle società partecipate da Eni, avrebbe ottenuto appalti fino a 8 miliardi di euro, a fronte di una presunta tangente di circa 198 milioni di euro. Successivamente Eni comprò l'azienda First Calgary Petroleums Ltd per ottenere il giacimento di gas di Menzel in Algeria. Ora la parola passa alla difesa, sono in corso le arringhe dei legali degli imputati.

Per la 'maxi-tangente' sono stati richiesti anche 400mila euro per Saipem e 4 anni e 9 mesi per il suo ex presidente e Pietro Tali, cinque anni e cinque mesi per il presunto mediatore delle tangenti Farid Nourredine Bedjaoui, infine quattro anni e nove mesi per Pietro Varone che nel 2008 ricopriva il ruolo di direttore delle attività operative di Saipem.

Richiesti anche quattro anni e un mese per Alessandro Bernini, che svolgeva il ruolo di direttore finanziario in Saipem, stessa pena richiesta per Samyr Ouraied e Omar Habour braccia operative del presunto intermediario Bedjaoui.

Paolo Scaroni

La vicenda non ha nulla a che fare con la società AC Milan. Paolo Scaroni non è nuovo nel mondo del calcio, infatti dal 1997 al 1999 è stato presidente del Lane Rossi Vicenza, società della quale è tornato ad esserne socio da pochi mesi.

Il 14 aprile 2017 l'AC Milan passa di mano dal Gruppo Fininvest al cinese Li Yonghong e Scaroni viene nominato nel cda dei rossoneri. Nel luglio del 2018, visto l'inadempimento di Yonghong Li nei confronti di Elliott Management Corporation, il Milan passa nuovamente di mano e Gordon Singer, CEO del fondo Elliot, nomina Paolo Scaroni presidente dell'AC Milan. La prima stagione alla guida dei rossoneri corrisponde ad un buon risultato sul piano sportivo raggiungendo il quinto posto in Serie A, risultato che non permette di qualificarsi alla Uefa Europa League per non aver rispettato il Fair Play Finanziario nel triennio precedente. La stagione 2019/2020 è iniziata nel peggiore dei modi con una sconfitta ad Udine e il successivo cammino che vede attualmente il Milan a soli 13 punti dopo 12 giornate.