I carabinieri della stazione di Tuturano hanno comunicato di aver denunciato un 39enne residente a Rimini, il quale il 14 novembre scorso è stato trovato nelle campagne di contrada Specchia mentre bruciava illecitamente dei rifiuti. L'uomo aveva scelto un appezzamento di terreno in cui si stava liberando di mobili, indumenti e addirittura calzature. L'abbigliamento era stato messo in alcuni sacchi, poi il soggetto, di cui non sono state diffuse le generalità per motivi di privacy, ha appiccato il rogo bruciando alcune parti di armadio. In quel momento la pattuglia dei militari dell'Arma si è trovata a passare presso il terreno in questione per cui gli agenti hanno colto l'uomo in flagranza di reato.

Uomo denunciato

A questo punto il 39enne, non appena ha notato la pattuglia, ha gettato immediatamente l'acqua sul fuoco, questo in modo da poter spegnere il rogo. Il fatto però era ormai compiuto, per cui i carabinieri hanno raggiunto l'uomo e chiesto spiegazioni per il gesto che stava facendo. Bruciare infatti in modo illecito rifiuti, oltre a cagionare un danno ambientale, porta a conseguenze non felici sul piano personale. Una volta accertati i fatti ai militari dell'Arma non è restato che denunciare l'uomo per gestione illecita di rifiuti. Gli agenti hanno quindi effettuato un sopralluogo nell'area, la quale è stata posta successivamente sotto sequestro giudiziario. Gli inquirenti hanno anche constatato di come il 39enne, oltre agli oggetti sopra detti, stesse bruciando anche dei rami di palma, almeno così riferisce la testata giornalistica locale online, Brindisi Report.

Non è dato sapere da dove provenga tutto questo materiale, ma sicuramente saranno le relative indagini dei militati a far luce su tutto ciò.

Lo smaltimento illecito dei rifiuti: una pratica consolidata

Quello dello smaltimento illecito dei rifiuti è una brutta pratica che purtroppo si sta consolidando sempre di più. Proprio nell'ultimo periodo, la stessa città di Brindisi e la sua provincia hanno dovuto fare i conti con misteriosi odori nauseabondi che, in determinate ore della giornata, si spargevano per i centri abitati rendendo l'aria quasi irrespirabile.

Si era data la colpa, in un primo momento, alle centrali e industrie presenti sul territorio in questione, ma poi si è scoperto che a causare questa situazione altro non erano che dei roghi appiccati in campagna, nei quali si bruciava davvero di tutto. Le Forze dell'Ordine in questo periodo stanno intensificando i controlli, soprattutto in campagna, proprio per contrastare questo fenomeno. I responsabili vengono puntualmente denunciati.