Matteo Salvini da una parte catalizza consenso come testimoniato dall'escalation della Lega negli ultimi anni. Dall'altra, però, sono molteplici le figure note a livello nazionale che non perdono occasione per non mandargliele a dire. Tra questi c'è il fotografo Oliviero Toscani che, però, è stato condannato per diffamazione nei confronti dell'ex Ministro dell'Interno a pagare una cifra di ottomila euro di risarcimento. A commento della sentenza è arrivato un altro giudizio sprezzante nei confronti del leghista, espresso ai microfoni dell'Adnkronos e in cui ha paragonato il leader del Carroccio ad una "Panda usata".

Confermata la pena pecuniaria per Toscani sebbene gli scontri a distanza tra Matteo Salvini e Oliviero Toscani i fatti a cui fa riferimento la sentenza della Corte d'Appello di Milano risalgano addirittura al dicembre del 2014. Il fotografo aveva espresso dichiarazioni relative al leader della Lega che sono state considerate diffamanti dai giudici. In appello, secondo quanto riporta Repubblica.it, è stata confermata la sanzione a pagare una pena pecuniaria di ottomila euro. La prima condanna era arrivata nel luglio del 2017. In quel caso l'ex Ministro aveva sottolineato che qualora avesse ricevuto un risarcimento avrebbe devoluto tutto in beneficenza.

Toscani non indietreggia

Oliviero Toscani è stato intervistato dall'Adnkronos relativamente al fatto che le sue espressioni siano state considerate diffamanti anche in Appello.

Il fotografo non ha inteso manifestare pentimento, ma quasi soddisfazione grazie al fatto che la cifra della sanzione rappresenta, di fatto, il prezzo da pagare per dire liberamente ciò che uno pensa. "I soldi - ha sottolineato - per dire quello che uno dice, in questo caso sono soldi ben spesi". Non è mancato, inoltre, il paragone tra la cifra che gli è stata richiesta e il valore di una delle utilitarie meno costose sul mercato delle autovetture: "Salvini vale come una Panda usata e se insultarlo mi costa ottomila euro nel vale la pena".

Toscani, inoltre, mette in evidenza che il leader della Lega avrebbe chiesto inizialmente un risarcimento di ottocentomila euro, notevolmente ridimensionato dalla sentenza. Il fotografo ha addirittura ringraziato chi ha pronunciato la sentenza, poiché questo potrebbe aiutarlo a passare alla storia come colui il quale ha speso del denaro per dire la verità su chi definisce "questo personaggio". Toscani ha comunque rivelato che si appellerà ulteriormente e porterà la questione fino alla Cassazione. Non resta che attendere per capire come si evolveranno le cose e Salvini risponderà.