Melanie Coleman, una ginnasta di 20 anni dell'Università dello Stato del Connecticut meridionale, ha perso tragicamente la vita in seguito ad un caduta accidentale durante il suo allenamento in palestra. La morte della giovanissima atleta ha lasciato nello sconforto più totale il suo allenatore, i suoi familiari, i suoi allievi, e tutto il mondo sportivo statunitense.
La giovane promessa della ginnastica artistica ha perso la presa dalle parallele asimmetriche, mentre si stava allenando nel pomeriggio di venerdì scorso, procurandosi una seria frattura della colonna vertebrale; immediatamente soccorsa e ricoverata, le sue condizioni sono apparse subito molto gravi.
Dopo due giorni di coma, infatti, la ragazza si è spenta la domenica seguente. In questo tipo di discipline sportive si verificano difficilmente incidenti dall'epilogo così fatale, tanto che in tutta la storia recente si riferiscono solo due casi, uno relativo alla campionessa olimpionica Elena Mukhina, che rimase paralizzata in seguito ad un 'Salto Thomas' nel 1980, e l'altro nel 1988, quando la quindicenne Julissa Gomez perse la vita dopo essere rimasta paralizzata in seguito ad un incidente atletico.
Melanie era un punto di riferimento dell'Università
"Melanie era una leader, un punto di riferimento per tutti, non sarà facile elaborare questo incidente, sono stato il suo coach per più di dieci anni...", è quello che ha dichiarato Thomas Alberti, spiegando che la ragazza cercava sempre di dare il meglio, cosa che l'ha resa la grande ginnasta che era.
L'allenatore ha continuato dicendo che Melanie era anche una grande persona, sempre disposta ad aiutare chi aveva vicino, a regalare un sorriso.
La Federazione Statunitense le ha conferito, lo scorso anno, il premio denominato "All America Scholar Athlete", non solo perché era la leader della squadra artistica in cui gareggiava, insieme alla sorella Tiffany, ma anche perché allenava le ragazze ed i ragazzi più giovani di lei, con grande successo, alla New Era Gymnastic di Hamden.
Melanie era iscritta ad un corso per infermieri, e praticava volontariato nel tempo libero. "Amava la ginnastica, era tutta la sua vita, lei si allenava instancabilmente per cinque giorni alla settimana, insieme a me", ha detto ancora Thomas Alberti.
L'allenatrice Mary Fredericks ha dichiarato: "Il nostro cuore è spezzato dal trapasso di Melanie.
Lavorava duramente ma aveva uno spirito molto dolce".
La famiglia ha postato su Facebook un post che stringe il cuore: "Oggi il Cielo ha guadagnato un altro bellissimo angelo. Riposa in pace, Melanie. Noi ti amiamo, siamo benedetti e grati, perché hai illuminato tutte le vite che hai toccato".
La vita di Melanie continuerà a brillare anche dopo la sua morte. I genitori, infatti, hanno comunicato di aver dato l'assenso per donare i suoi organi: "Confidiamo che il suo spirito ed il suo sorriso vivranno in tutti quelli che l'hanno amata di più, così come il dono della vita a quelli che ne avevano bisogno tramite il dono dei suoi organi".