L'Angelus tenuto da papa Francesco domenica 22 dicembre ha messo in evidenza una figura fondamentale per la vita del Cristo: Giuseppe, il promesso sposo della Beata Vergine Maria. In lui è presente tutta la saggezza cristiana, è un uomo che pratica la giustizia, mettendo la persona davanti a se, come ha fatto con Maria, incinta prima del matrimonio. Lui non parla molto, non predica, è un uomo che cerca di fare la volontà di Dio. Giuseppe ha scelto di vivere dell'essenziale, di vivere del suo lavoro di artigiano, ma consapevole della fiducia che il Signore ha per lui.

E per questo motivo che Dio lo ha preferito in mezzo a tanti uomini per essere il padre putativo di suo figlio, l'Emmanuele.

La scelta giusta di Giuseppe

Papa Bergoglio prende il Vangelo del giorno come filo conduttore, mettendo in risalto la storia di Maria e Giuseppe, promessi sposi, prossimi al matrimonio. L'annuncio dell'Angelo della maternità divina mette in subbuglio ciò che Giuseppe ha intenzione di costruire, una famiglia con la donna amata. Lei è stata scelta per portare nel suo grembo il figlio dell'eletto. Il falegname di Nazareth, discendente della famiglia di Davide, è rimasto sorpreso, non sa cosa pensare, e decide di ripudiare Maria in segreto, per non creare problemi a lei ben più gravi al cospetto della gente.

La regia di Dio è ben più grande della volontà umana, e si manifesta di nuovo l'Angelo, questa volta a lui, per dirgli di non temere di prendere nella sua casa la sua promessa sposa, perché il bimbo che cresce dentro di lei è frutto dello Spirito Santo. Dio entra nella storia dell'umanità attraverso una donna e un uomo, che all'inizio non si sono capiti subito.

L'intervento divino ha messo tutto a posto, perché si devono portare a compimento le profezie riguardo il Messia.

La fiducia di Giuseppe verso Dio

E solo a quel punto che Giuseppe si fida completamente della volontà del Signore. Ed ha accettato una situazione per lui assolutamente incomprensibile, tanto che il suo silenzio non è da interpretare come mutismo, ma come completa obbedienza al mistero che si è incarnato.

Ha capito che questa è la sua missione, di custodire il Figlio di Dio che si è fatto uomo per portare la salvezza al genere umano. Il Santo Padre alla fine ha ricordato che il Natale è ormai vicino, e tutte le famiglie si devono ritrovare insieme per festeggiare la nascita del Salvatore in un clima di serenità, nonostante il periodo difficile che si sta vivendo. E san Giuseppe, in questo contesto, può essere la guida per avvicinarsi alla luce del Gesù fatto bambino, per aiutare l'uomo a ritrovare quella confidenza perduta con il divino, perché oggi c'è tanto bisogno di pace e non di guerra, di amore e non di conflitti.