“Credo di aver ammazzato qualcuno”. Con queste parole il 17enne Jonty Bravery, lo scorso 4 agosto, si è consegnato ad un guardiano della Tate Modern di Londra subito dopo aver spinto nel vuoto un bambino francese di sei anni da un terrazzo del museo. Il piccolo per fortuna si è salvato, nonostante l’impressionante volo, ma porta su di sé i tragici segni di quella giornata ed è tuttora sottoposto ad una lunga serie di cure riabilitative. Ora, a distanza di quattro mesi dall’episodio, è iniziato il processo contro il giovane, che è accusato di tentato omicidio.

Così si vengono a sapere le sconcertanti motivazioni che avrebbero spinto il ragazzo ad agire: Jonty voleva il suo quarto d’ora di celebrità, finendo anche lui in tv nel telegiornale della sera. A rivelarlo agli inquirenti è stato lo stesso responsabile di questo gesto così assurdo che, nel frattempo, è diventato maggiorenne.

Il folle gesto di Jonty Bravery

Il pomeriggio dello scorso 4 agosto la Tate Modern era affollata di turisti, come capita sempre nelle domeniche estive. La vittima, scelta a caso da Bravery, si trovava in braccio a suo padre. Improvvisamente, approfittando della ressa, il ragazzo aveva afferrato il bambino e lo aveva lanciato nel vuoto dal terrazzo, situato al decimo piano dell’edificio.

Incredibilmente una tettoia, posta cinque piani più sotto, aveva fermato il volo del bimbo, salvandogli la vita. Tuttavia, nella caduta il piccolo aveva riportato una serie di gravi ferite: ricoverato in ospedale con fratture multiple ed un trauma cranico con emorragia cerebrale è stato sottoposto ad una lunga serie di cure ed interventi chirurgici.

A distanza di mesi non è ancora in grado di parlare e mangiare da solo, ma sta lentamente riprendendosi: la madre ha raccontato ai giornali di come adesso sia tornato a sorridere, a muovere le gambe e a spostarsi grazie ad una sedia a rotelle. Per far fronte alle ingenti spese per la sua riabilitazione è stata attivata sul web una raccolta fondi, che ha superato la cifra di 120mila sterline.

Jonty Bravery si è dichiarato colpevole

Durante la prima udienza del processo Jonty Bravery, in collegamento video dal Broadmoor Hospital dove è attualmente ricoverato, si è dichiarato colpevole di fronte ai giudici ed ha ribadito l’assurda motivazione del suo gesto. Il 18enne soffre di un disturbo della personalità: voleva dimostrare che anche una persona con problemi mentali come i suoi sarebbe riuscita ad attirare l’attenzione dei media. “Volevo che i notiziari si occupassero di me – ha spiegato nel corso delle sua deposizione – desideravo che dicessero alla tv chi sono e cosa avevo fatto, in modo da rendere tutto ufficiale”. L’accusa ha ribadito che, per portare a termine il suo folle piano, il ragazzo aveva individuato una vittima a caso, con la precisa intenzione di ucciderla.

La sentenza è attesa per il prossimo febbraio: con ogni probabilità Jonty Bravery sarà condannato, ma gli avvocati della difesa sperano nelle attenuanti, visti i problemi psichici che tormentano il ragazzo.