Sondrio: continua l'indignazione per la triste vicenda della bimba di 5 mesi morta all'ospedale e delle offese razziste alla madre disperata. L'imperdonabile episodio di intolleranza per i carabinieri sarebbe, però, una bufala, montata ad arte da una Sardina, la lombarda Francesca Gugiatti, assessore al Comune di Montagna della Valtellina, che aveva personalmente accompagnato la donna nigeriana al Pronto Soccorso. Ma altre testimonianze dei presenti al pronto soccorso confermano gli insulti razzisti come documentato da Open e dal famoso debunker David Puente.
I fatti
Lo scorso 14 dicembre, all'ospedale di Sondrio è deceduta una bimba di soli 5 mesi, nonostante i soccorsi e le cure dei medici e dello staff infermieristico: un altro tragico evento, si presume, di 'morte bianca' che colpisce 1 bambino su 2000 e non ha spiegazioni scientifiche. La lattante era arrivata al Pronto Soccorso tra le braccia della madre, una giovane africana di 22 anni, accompagnata dal marito e dalla signora Francesca Gugiatti. Quest'ultima avrebbe riferito, sui social e alla stampa locale che, di fronte alle urla disperate della madre per la perdita della figlia, i presenti avrebbero commentato con frasi ingiuriose e razziste la reazione della povera nigeriana. Riportava testualmente parole come 'Mettetela a tacere, quella scimmia'.
Un gravissimo episodio di intolleranza subito ripreso e deprecato trasversalmente anche da numerosi esponenti politici con infinito disappunto e disapprovazione. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, si è subito schierata dalla parte della madre, dichiarando: 'non posso che provare profondo disprezzo per chi è così infame da insultare una donna straziata da un dolore così atroce'.
Mariastella Gelmini, noto esponente di Forza Italia ha descritto il fatto come una 'storia tristissima e di intolleranza'. Matteo Renzi, ora a capo di Italia Viva, ci invita a 'fermarci per chiederci che cosa rischiamo di diventare'. Il Movimento 5 Stelle lombardo si è offerto di sostenere le spese per le esequie della bimba.
Smentiti gli insulti ma i dubbi restano
La direzione ospedaliera aveva immediatamente affermato di non aver alcuna risultanza delle parole riferite dalla Gugiatti, dal momento che il personale in servizio non le aveva sentite. Le infamità riportate dalla Sardina non potevano essere quindi né smentite né confermate.
A queste prime reazioni che sconfessano il resoconto della Gugiatti, sarebbero ora subentrate anche le dichiarazioni dei carabinieri presenti al momento dei fatti. I militari del comando avrebbero informato che nessuno dei presenti avrebbe gridato ingiurie razziste nei confronti della povera donna disperata, né tanto meno la stessa avrebbe reagito perché non ci sarebbe stata interazione tra i pazienti in attesa e lei.
Dal momento che fonti locali avrebbero riferito di aver registrato insulti pesanti, non si esclude comunque l'eventualità che alcuni presenti nella sala d'attesa abbiano espresso commenti offensivi rivolti alla giovane africana, perché la zona non era presidiata. Resta comunque il fatto che, attualmente, nessuna denuncia per razzismo è stata presentata al Comando.
Il sindaco di Sondrio, Scaramellini, ha riferito in consiglio comunale, la sua massima indignazione per le false accuse rivolte dalla Gugiatti alla cittadinanza a cui lei stessa appartiene: 'La nostra comunità è rappresentata, semmai, dalle persone che hanno fatto di tutto per cercare di dare soccorso ed evitare la tragedia, senza purtroppo riuscirci'.
Francesca Gugiatti, da parte sua, ha risposto: 'Non ho mai, assolutamente mai, voluto denigrare la mia città. Ho solo riferito quello che ho sentito, da normale cittadina, e l’ho fatto anche alle forze dell’ordine'.
Resta ora da chiarire una situazione che indigna e ferisce ancora, visti i sospetti che aleggiano sulla Sardina per aver strumentalizzato un dramma così straziante per un suo eventuale tornaconto personale.