Lunedì si è recata come sempre in università per studiare, non potendo di certo immaginare che non avrebbe fatto più ritorno a casa. La protagonista di questa drammatica vicenda, di soli 19 anni, era originaria di Villongo, in provincia di Bergamo, ma frequentava le lezioni della Cattolica a Brescia. Nel pomeriggio improvvisamente la giovane si è sentita male: visto che sembrava avere la febbre molto alta, un amico l’ha accompagnata in tutta fretta al pronto soccorso degli Spedali Civili di Brescia. Inizialmente, nonostante l’elevata temperatura corporea, le condizioni della studentessa non sembravano troppo gravi.

Però nelle ore successive la situazione è diventata sempre più drammatica, fino a quando la ragazza non è morta, nella mattinata di martedì, a causa di una meningite fulminante. La notizia ha creato un certo allarme tra i frequentatori dell’ateneo, tanto che le autorità regionali sono dovute intervenire per tranquillizzare studenti e personale universitario.

In corso gli esami per individuare il ceppo batterico

La meningite da meningococco non ha lasciato scampo alla povera giovane. Dopo la sua scomparsa, sui social sono apparsi i tanti messaggi di affetto e cordoglio, scritti da amici e conoscenti. la procura di Brescia ha già disposto l’autopsia sul corpo della ragazza: sarà effettuata nelle prossime ore con lo scopo di accertare quanto accaduto.

Nel frattempo la Regione Lombardia ha reso noto che sono tuttora in corso gli esami per individuare il ceppo batterico di riferimento, che ha scatenato la malattia. Dalle autorità è arrivato anche l’invito a evitare i facili allarmismi su quanto accaduto, visto che la profilassi antibiotica prevista in questi casi è stata immediatamente attivata anche nell’università che la giovane frequentava.

Le autorità tranquillizzano: nessun allarme meningite

Come ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, attraverso le Agenzie di Tutela della Salute (Ats) competenti, sono state prese le misure precauzionali previste in questi casi nei confronti dei familiari della 19enne, di 90 studenti dell’Università Cattolica di Brescia e di altre persone che sono state a contatto con la giovane negli ultimi giorni.

Tuttavia l’assessore ha voluto sottolineare come al momento non ci sia nessun pericolo di epidemia, perché la meningite non si contagia semplicemente con un contatto diretto o la sola presenza nella stessa stanza in cui si trova una persona infetta.

La meningite è una patologia molto grave, caratterizzata da un periodo di incubazione che può andare da uno a dieci giorni, a cui segue un’improvvisa manifestazione di vari sintomi, come febbre, forte mal di testa, nausea, vomito ed eruzioni cutanee. Importante per la guarigione è la tempestività della diagnosi: infatti nei pazienti non trattati si raggiunge una mortalità molto elevata, mentre quando la meningite viene riconosciuta in tempo, con una corretta terapia è possibile una rapida guarigione, nella maggior parte dei casi senza postumi.