In Italia sembra rimarrà in vigore il doppio orario. Il nostro Paese ha dichiarato di non essere a favore dell'abolizione del cambio orario tra quello legale e quello solare. Dall'Italia è stata fatta una richiesta formale a Bruxelles per mantenere in tutta l'Unione Europea l'alternanza, durante l'anno, fra ora solare e ora legale. La posizione dell'Italia è motivata da ragioni economiche di risparmio energetico e dall'assenza di evidenti danni psico-fisici sulle persone dovuti al cambiamento di orario. L'Unione Europea ha invitato tutti gli Stati componenti a decidere, nel 2020 per il 2021, se mantenere o eliminare l'ora legale.

Richiesta effettuata, ma non aggiornata col cambio governo

Il documento governativo che contiene la posizione contraria dell'Italia come Paese, è stato depositato lo scorso giugno a Bruxelles, quando al potere c'era il Governo giallo-verde, ma la posizione sembra condivisa anche dall'attuale esecutivo, che non pare intenzionato a modificarla. Nel documento presentato dall'Italia troviamo ben tre motivi per essere contrari all'abolizione dell'ora legale.

Il primo è di natura economica: l'ora legale permette infatti all'Italia di risparmiare 100 circa milioni di euro all'anno nel consumo di energia elettrica; il secondo è di natura organizzativa: ogni Paese potrà decidere se mantenere o meno l'utilizzo dell'ora legale, rischiando così di creare una situazione molto più disorganizzata rispetto all'uniformità applicata fino a questo momento; infine, secondo il Governo italiano, mancano prove scientifiche che dimostrino come il cambiamento di orario possa avere un impatto psico-fisico sui cittadini europei.

La questione dell'abolizione sull'ora legale dovrà essere discussa

La questione sarà comunque ulteriormente discussa dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo. Il nocciolo della questione sta in uno scontro fra i Paesi europei del Nord e quelli del Sud. Le nazioni del Nord infatti sono contrarie all'ora legale, in quanto in quelle zone, durante l'estate, fa buio più tardi e di conseguenza non hanno il bisogno di risparmiare sull'energia elettrica.

Invece gli Stati del Sud, dei quali fa parte anche l'italia, sono favorevoli al cambio dell'ora perché fa guadagnare un'ora in più di luce nelle serate estive, mentre nelle giornate invernali ne fa recuperare una in più nelle mattine