Una bomba è stata fatta esplodere questa mattina alle 5 davanti all'ingresso di un centro anziani di Foggia. Al momento dello scoppio dentro la struttura era al lavoro una donna delle pulizie che è rimasta miracolosamente illesa. Il centro anziani "Il Sorriso di Stefano" fa parte del gruppo "Sanita più" di cui è responsabile delle risorse umane Cristian Vigilante. L'uomo fu vittima di un tentativo di estorsione nei giorni scorsi e il 3 gennaio la sua auto fu incendiata da ignoti. La violenta esplosione di oggi è avvenuta in via Vincenzo Acquaviva, nel centro di Foggia.

Ingenti i danni provocati dall'attentato, sia per la struttura presa di mira dai malviventi che per le auto in sosta nella zona.

Residenti in strada per la paura

Il rumore causato dalla bomba e dai vetri andati in frantumi davanti al centro anziani, ha svegliato gli inquilini della palazzina di via Acquaviva e dell'area circostante, facendoli poi scendere in strada, come se si fosse trattato di un terremoto. La donna delle pulizie che si trova nei locali è stata trasferita al pronto soccorso dell'ospedale foggiano in stato di choc. Al centro anziani si è recato subito anche Luca Vigilante, fratello di Cristian e dirigente dello stesso gruppo. Questi ha parlato di un episodio che è il seguito di quello avvenuto il 3 gennaio.

A Foggia numerosi attentati e una vittima da inizio gennaio

Gli abitanti del quartiere dove è accaduto lo scoppio e ormai tutti i cittadini di Foggia sono molto preoccupati per l'escalation di attentati che sta interessando la città pugliese da molti mesi a questa parte. Alcuni residenti di via Acquaviva hanno detto che Foggia ormai è una citta in guerra.

Cristian Vigilante è testimone in un'indagine in corso da parte della Direzione distrettuale antimafia contro la criminalità locale. E questo spiega l'accanimento della malavita foggiana contro di lui. Ma è da oltre un anno che la provincia foggiana registra un'escalation di fatti criminali e violenti che stanno proseguendo anche nel 2020, tanto che nei primi 3 giorni dell'anno, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera si sono verificati sei attentati.

E tra questi anche un omicidio, quello del commerciante d'auto Roberto D'Angelo, 53 anni. La "Società" foggiana, detta anche "quarta mafia" ha insomma rialzato la testa, e sta mettendo a rischio la convivenza civile e la tenuta sociale della città e del territorio. Il 10 gennaio 20 mila persone erano scese in piazza per protestare contro la situazione e chiedere l'intervento delle istituzioni, in una manifestazione organizzata da Libera, con Don Ciotti a guidare la marcia. Proprio oggi, 16 gennaio, a Foggia arriva il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e usura, Annapaola Porzio. Tutti si aspettano azioni forti e decise per individuare i responsabili degli attentati e fermare questa pericolosa crescita di episodi di violenza.