La Prefettura di Ancona ha sospeso la patente per 5 anni a Massimo Renelli, l'autotrasportatore che il 6 gennaio scorso investì e uccise con la sua auto due donne all'uscita della discoteca Megà di Senigallia. L'uomo, 47 anni, è agli arresti domiciliari perché accusato di duplice omicidio stradale. All'alba del 6 gennaio, mentre guidava la sua auto sulla strada Arceviese investì Sonia Farris, 34 anni, ed Elisa Rondina, 43 anni, che camminavano ai bordi della carreggiata nei pressi del noto locale da ballo. Secondo gli inquirenti, Renelli era in stato di ebbrezza quando provocò il tragico incidente.

Dall'alcooltest a cui fu sottoposto dopo il fatto risultò un tasso alcolemico di 2,02 g/l, quattro volte superiore al limite consentito di 0,5 g/l.

L'investitore si difese sostenendo di non aver visto le donne

L'autotrasportatore ha sempre sostenuto di non aver visto le due donne che si muovevano sul ciglio della strada e di sentirsi, al momento dello scontro, in condizioni normali alla guida della sua vettura. Solo dopo l'impatto improvviso con i corpi delle due donne, poi scaraventati in un fossato laterale all'Arceviese, Renelli si sarebbe accorto di quello che era avvenuto.

Sonia Farris, parrucchiera, ed Elisa Rondina, insegnante, morirono per le ferite riportate nell'investimento. I soccorritori cercarono di rianimarle per un'ora, ma senza successo.

Il 47enne fu arrestato dalla Polstrada poco dopo l'incidente. Dopo un confronto con il Gip di Ancona, nella giornata dell'8 gennaio, il suo arresto fu convalidato con l'assegnazione dei domiciliari così come richiesto dal Pm. Renelli, assistito dai legali Tommaso Rossi e Marusca Rossetti, si è difeso davanti al giudice sostenendo di non aver notato i due pedoni per la mancanza di illuminazione lungo la strada provinciale.

Ora rischia una pena di 18 anni di carcere. Ma intanto per lui è arrivata la sospensione della patente per 5 anni.

Sconvolta la comunità di Colli al Metauro

Le due vittime della tragedia erano entrambe di Colli al Metauro, un paese dell'entroterra collinare in provincia di Pesaro Urbino. Nubili e molto amiche tra di loro, erano conosciutissime nelle due frazioni di Saltara e Calcinelli dove vivevano.

Per questo il duplice omicidio stradale ha provocato profondo dolore e indignazione nella comunità locale, che le apprezzava per la loro umanità, simpatia e professionalità.

Tutto il paese ha partecipato commosso ai funerali delle due donne, svoltisi l'11 gennaio mentre il sindaco di Colli al Metauro, Stefano Aguzzi, ha proclamato il lutto cittadino nella stessa giornata. Molti commercianti e operatori economici hanno tenuto chiuse le loro attività per partecipare al dolore di tutta la collettività. Ma monta la rabbia di molti concittadini delle due donne per il fatto che ancora non si siano affrontati i problemi della strada provinciale Arceviese, chiamata anche "la strada della morte".