Questo serial killer è ricercato da 10 anni. La polizia e le forze dell'ordine che si sono occupati della vicenda, avvenuta a Long Island, negli Stati Uniti, hanno sempre cercato di mantenere il massimo riserbo al fine di non ostacolare le indagini. Ma ora la strategia sembra essere cambiata. In una conferenza stampa lo scorso giovedì 16 gennaio 2020, Geraldine Hart, commissario di polizia della contea di Suffolk, ha mostrato alcuni indizi tenuti sinora nascosti.
La cintura del serial killer
Il New York Times ha infatti riportato come sia stata mostrata una cintura con le iniziali WH o HM che secondo il commissario e gli investigatori sarebbe stata usata dall'indagato.
La cintura è di pelle nera e le iniziali stampate potrebbero essere riconosciute da qualcuno. Il commissario però nonostante l'insistenza dei giornalisti, non ha voluto rivelare se la stessa cinta possa essere stata usata anche come arma del delitto, oltre che come semplice accessorio.
La storia del serial killer di Long Island
Molta, troppa paura ha generato questa vicenda a Long Island. 11 corpi in due anni, vicino ad una spiaggia sono un numero impressionante di vittime che ha creato panico nella popolazione e sgomento negli investigatori e nelle forze dell'ordine che ancora, nonostante qualche sospetto, non sono riusciti ad identificare il colpevole di questa 'mattanza'. La polizia è riuscita a collegare tra loro quattro degli undici corpi anche se chiaramente si ipotizza che tutti i macabri omicidi possano essere stati compiuti dalla stessa persona, il misterioso serial killer.
Un sito web per cercare il serial killer
Adesso la strategia degli investigatori sembra però essere giunta ad una svolta. Dalla massima segretezza si sta tentando di coinvolgere la gente, specie quella del luogo, tramite la realizzazione di un sito web dove possano lasciare consigli, come dichiarato dal commissario Hart. Sfruttare quindi l'onnipresenza della gente sui social, potrebbe essere un buon metodo per rompere il muro di paura o omertà che potrebbe essersi creato intorno a questo caso che ha terrorizzato tutti i residenti della zona e non solo.
Il serial killer avrebbe agito a Giglo Beach
La drammatica serie di eventi che hanno condotto ad ipotizzare l'azione di un serial killer è cominciata a Giglo Beach, che si trova sulla costa meridionale di Long Island. Per chi non avesse dimestichezza con la geografia parliamo di sole 40 miglia da Midtown Manhattan. Era il maggio del 2010 quando una giovane aspirante attrice di soli 24 anni, Shannan Gilbert, venne dichiarata dispersa in quella zona.
E fu proprio durante la ricerca della giovane che la polizia ha trovato altri quattro corpi sempre in quell'area. La cosa insospettì gli investigatori che si concentrarono nella zona. Alla fine, furono rinvenuti i corpi di nove donne, tra cui la stessa Gilbert. Tutte avevano lavorato come prostitute ma furono ritrovati anche i corpi senza vita di un uomo e un bambino: 11 quindi le possibili vittime di un solo serial killer. Usiamo comunque il condizionale in quanto le stesse forze dell'ordine durante la conferenza dello scorso giovedì hanno voluto specificare che non sono certi che tutte le vittime siano dello stesso assassino. Per esempio, secondo quanto riportato dal commissario Hart: "la drammatica fine della signora Gilbert non corrisponde al modello degli omicidi di Gilgo Beach", ma non ha escluso una connessione.
Molta cautela, quindi, intorno a questo caso che sta tenendo da anni la popolazione di Long Island in uno stato di inquietudine e terrore, sperando che il sito web messo a disposizione per raccogliere opinioni e testimonianze, possa aiutare nelle risoluzione del caso.