La psicosi da epidemia di Coronavirus si sta diffondendo anche nella provincia di Napoli e nella regione Campania. Al momento sono stati registrati due casi sospetti per i quali si attendono i risultati dei test sui tamponi. Le persone coinvolte sono un ragazzo di 19 anni di età, proveniente da Milano e ricoverato ieri sera, domenica 23 febbraio, presso l'istituto ospedaliero 'San Giovanni Bosco' di Napoli, e un uomo di 48 anni di età proveniente da Monza.
L'emergenza coronavirus: due uomini in quarantena
Nel primo caso, il diciannovenne è stato messo in quarantena, completamente isolato all'interno di un locale adibito agli esami ecografici, non essendo disponibile una specifica area idonea all'isolamento dei casi sospetti.
Il quarantottenne, invece, è stato ricoverato presso l'ospedale 'San Paolo' di Fuorigrotta. L'uomo avrebbe accusato un malore correlato ai classici sintomi di infezione da coronavirus (febbre, mal di testa, difficoltà respiratorie) dopo aver partecipato alla maratona cittadina. Anche in questo caso il paziente è stato isolato. Gli operatori del personale medico-sanitario del pronto soccorso dell'azienda ospedaliera della zona Doganella, in un documento consegnato questa mattina alla direzione sanitaria regionale, hanno evidenziato la totale mancanza all'interno dei presidi sanitari delle mascherine professionali in uso a medici e paramedici.
Il Sindaco De Magistris: 'Rimaniamo uniti e vigili. Con forza e coraggio, ma senza panico'
Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino della città di Napoli, il Sindaco Luigi De Magistris che, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina del social network Facebook, ha rassicurato e tranquillizzato i propri concittadini: ''In Italia la situazione è grave, senza precedenti.
Faremo di tutto, anche oltre le specifiche competenze, per salvaguardare lo stato di salute di tutti'', ha scritto la fascia tricolore partenopea. Il Sindaco ha annunciato anche di aver istituito un tavolo tecnico permanente tra l'ente Comune e le massime autorità medico-sanitarie a livello locale, garantendo periodicamente riunioni settimanali ed il collegamento via chat in tempo reale, 24 ore su 24 con il responsabile nazionale del dipartimento di P.C.
(Protezione Civile), incaricato dal governo per la gestione dell'emergenza coronavirus. In via precauzionale, durante la maratona cittadina che si è svolta a Napoli, il primo cittadino, responsabile dell'incolumità pubblica all'interno del territorio comunale, ha predisposto le visite mediche per alcuni atleti, allontanando dalla competizione dei podisti ritenuti a rischio.