Non sembra destinato a calare il numero di persone contagiate dal Coronavirus presenti sulla nave da crociera "Diamond Princess" in stato di quarantena presso il porto di Yokohama, in Giappone. Infatti l'agenzia di stampa Kyodo, riportando le parole di un funzionario del governo giapponese, conferma che il numero delle persone infette è salito a 136 e che i nuovi casi sono quindi 66, rendendo ancor più critica la situazione sulla nave.

La quarantena

L'odissea per i passeggeri della nave di proprietà della Carnival Japan è iniziata il 4 febbraio quando un passeggero di ottant'anni è risultato positivo alla malattia una volta sceso dalla nave; subito sono stati attivati i protocolli di sicurezza che hanno permesso di individuare altri 10 passeggeri positivi al coronavirus facendo così scattare la quarantena per tutte le 3700 persone a bordo della nave.

Fortunatamente nessuno dei 35 italiani a bordo è risultato positivo alla malattia.Un passeggero presente sulla nave ha postato tramite il suo profilo Twitter alcune informazioni per spiegare come si vive la quarantena a bordo della nave: il personale è incaricato di prendersi cura dei passeggeri per quanto riguarda i pasti da consumare, la distribuzione di asciugamani, tovaglioli e mascherine protettive; agli ospiti è invece affidata la pulizia delle proprie cabine e la riconsegna della biancheria da lavare ben chiusa in appositi sacchetti che vengono poi ritirati attentamente dal personale. Inoltre è stato chiesto ai passeggeri di limitare, per quanto possibile, il contatto con altri ospiti onde evitare possibili contagi che diventerebbero poi difficilmente controllabili.

Per ora non si sa ancora la data certa in cui terminerà la quarantena ma si parla ancora di almeno due settimane per eliminare anche la più piccola possibilità che il virus riesca a diffondersi dalla nave; sicuramente trascorso il periodo di isolamento verrà effettuato un ultimo controllo a tutti i passeggeri prima che possano finalmente scendere dalla Diamond Princess.

Il nuovo bilancio

Nel frattempo la lotta al virus non si ferma grazie anche ad un'equipe di esperti internazionali che è partita per la Cina per aiutare il coordinamento della risposta all'epidemia. Nella giornata di domenica sono saliti a 908 i morti in Cina con oltre 40 mila contagi; a livello mondiale sono invece due le vittime, una a Hong Kong ed una nelle Filippine, mentre i casi di infezioni sono 350.

Sembrerebbe inoltre che il periodo di incubazione della malattia possa durare fino a 24 giorni in certi soggetti; si tratterebbero però di casi estremamente rari che per il momento non sembrerebbero destinati a far prolungare il periodo di isolamento fissato per i sospetti contagi.