Per ora è solo una possibilità, ma forse nei prossimi giorni la scoperta di un vaccino contro il Coronavirus 2019-nCov da parte della Scuola di Medicina della Tonij University e della società Stermirna Therapeutics potrebbe essere realtà. Questa sarebbe la notizia diffusa dall'agenzia cinese Xinuha che cita varie fonti del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie. Dalla notizia diffusa, alcuni campioni del possibile vaccino sono stati iniettati ad oltre 100 topi con la speranza che esso possa essere efficace; va però sottolineato che i test sugli animali avvengono nelle prime fasi verso lo sviluppo di un vaccino e che ci sono molti altri step e test preliminari prima che si possa ipotizzare una somministrazione agli esseri umani.

La punta dell'iceberg

L'Oms ha ieri lanciato un preoccupante allarme sulle modalità di contagio all'estero a causa di trasmissioni da persone che non hanno fatto viaggi in Cina. Nello stesso giorno in cui l'equipe di esperti internazionali è partita alla volta di Pechino per portare il proprio supporto, il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyes, ha sottolineato come potremmo trovarci difronte solo alla punta dell'iceberg e che nonostante si stiano adottando tutte le misure necessarie per arginare e combattere l'epidemia, tutti i Paesi devono prepararsi al possibile arrivo del virus.

Caso sospetto ad Olbia

Nelle scorse ore due coniugi erano stati segnalati ad Olbia come sospetti casi di Coronavirus; aggiornamenti recenti hanno poi confermato che le condizioni di Salute del marito si sono aggravate a tal punto che l'Unità di crisi locale ha deciso il suo trasferimento nel reparto Malattie infettive dell'ospedale San Francesco di Nuoro.

Nel frattempo, il personale medico sta effettuando dei rilevamenti con dei tamponi nella casa dove si trovavano i due coniugi per poi mandarli a Cagliari per ulteriori analisi.

La ricaduta politica

La diffusione del Coronavirus sta mettendo in crisi non solo il sistema sanitario cinese ma sta facendo vacillare anche l'apparente sicurezza e stabilità del regime di Xi Jinping; è infatti sotto gli occhi di tutti come vi sia una chiara mancanza di trasparenza nella diffusioni di informazioni da parte del Paese asiatico riguardo l'effettiva gravità del virus.Non sembra essere stato inoltre presente un efficace e reattivo sistema burocratico e di intervento che forse avrebbe permesso di bloccare sul nascere questa terribile malattia; mancanze rese ancor più gravi dalla stessa indifferenza del governo nell'ignorare l'allarme del medico che per primo ha parlato del nuovo Coronavirus preferendo mantenere le apparenze di un Paese forte e in corsa per la leadership mondiale.