Emis Killa avrebbe dovuto partecipare in qualità di ospite, nonché 'rappresentante della musica hip hop', all'ultima puntata di 'Non è l'Arena', popolarissimo programma serale di approfondimento giornalistico condotto da Massimo Giletti, in onda su La7 tutte le domeniche in prima serata.
Il rapper di Vimercate però, dopo aver inizialmente accettato l'invito ed essersi recato negli studi televisivi, ha deciso all'ultimo momento di non prendere parte alla trasmissione.
Il rapper come 'agnello sacrificale': uno schema sempre più comune in TV
Alla base della decisione di Emis Killa alcune circostanze che il rapper ha definito 'poco trasparenti'.
In primis il fatto di non essere stato informato della presenza di un altro artista della scena urban, Jordan Jeffrey, trapper sostanzialmente sconosciuto fino a qualche tempo fa, ma divenuto popolarissimo negli ultimi mesi, dopo aver fatto letteralmente infuriare Matteo Salvini e Giorgia Meloni salendo in piedi su alcune vetture dei carabinieri in un video divenuto poi virale. In secondo luogo per aver casualmente scoperto di essere stato presentato nel trailer della puntata come la persona che avrebbe difeso il collega Junior Cally nell'ambito delle ormai note polemiche sulla partecipazione di quest'ultimo al Festival di Sanremo.
Emis Killa ha evidentemente ipotizzato che il suo ruolo in trasmissione, come lui stesso ha poi affermato, non avrebbe potuto essere altro che quello del rapper 'agnello sacrificale'.
Si tratta di uno schema narrativo sempre più frequente nella televisione italiana generalista, basta pensare che mentre su La7 andava in onda la puntata del programma di Giletti con Jeffrey Jordan – il sopracitato trapper che, oltre a saltare sulle auto dei carabinieri, ha recentemente urinato sui verbali della Polizia di Prodennone, dopo essere stato interdetto per due anni dalla città – come protagonista, su Canale 5 Bello Figo veniva intervistato da Barbara D'Urso in merito alle polemiche per il noto video girato di nascosto all'interno dell'università di Pisa.
Anche nel corso della precedente puntata di 'Non è l'Arena' una parte della trasmissione era stata dedicata alla 'questione Rap'. A finire sul banco degli imputati – con tanto di 'interrogatorio' inclusivo delle domande della nota criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone – in quel caso era stato Skioffi, anche lui al centro di una lunga polemica negli ultimi mesi, per un suo vecchio testo, giudicato misogino e sessista.
Le parole di Emis Killa: 'Non sono disposto a fare l'agnello sacrificale a cui addossare tutti i fatti di cronaca del rap italiano'
"L'ospitata da Giletti è appena saltata – ha spiegato Emis Killa – alla fine abbiamo deciso di rifiutare dato che abbiamo percepito poca trasparenza rispetto alle premesse da parte degli addetti ai lavori. Non sono il difensore di nessuno e non sono certo disposto a fare l'agnello sacrificale a cui addossare tutti i fatti di cronaca del rap italiano.
Poco dopo il rapper ha voluto aggiungere ulteriori dichiarazioni, ancor più circostanziate ed esplicative, in modo tale da evitare qualsiasi genere di fraintendimento.
Emis Killa: 'La Tv è piena di trappole'
"Allora ragazzi – ha esordito Emis Killa via Instagram – mi spiego meglio dato che non voglio essere frainteso.
Quando dico che ho percepito 'poca trasparenza' da parte degli addetti ai lavori di questo programma intendo dire questo: io sono stato contattato telefonicamente, mi è stato chiesto di andare lì, come rappresentante della musica hip hop, a parlare di censure nei testi, testi criticati eccetera. Alla fine invece scopro che c'è una promo della puntata dove si dice che io stia andando a difendere Junior Cally, che, con tutto il rispetto, penso sia abbastanza grande e soprattutto intelligente per potersi ben difendere da solo. Gli mando anche un saluto visto che siamo amici.
Sono venuto a sapere che ci saranno altri ospiti in trasmissione, di cui non ero stato messo a conoscenza. Io non sarei venuto per difendere o condannare nessuno, ma solo per dire il mio pensiero sulla musica.
Il fatto che non mi sia stato detto nulla su queste ulteriori presenze mi fa dubitare [...]. Ero già dubbioso da prima, dato che la TV è da sempre piena di trappole. Se mi avessero messo al corrente di tutto questo sarei andato ospite n trasmissione, visto che lo sono venuto a sapere per caso, guardando la pubblicità della trasmissione in TV, ho deciso di declinare".