Tutto è cominciato il 3 marzo a San Marco in Lamis, in provinciadi Foggia, quando si è celebrato il rito funebre del ragioniere 75enne Raimondo morto negli ultimi giorni di febbraio. All'inizio dello stesso mese il signor Raimondo era stato a Cremona, in visita ai parenti. Il 16 febbraio tornato nel foggiano, il ragioniere ha subito provveduto ad avvertire il proprio medico curante di esser stato nella regione lombarda. Qualche giorno dopo ha accusato dei malori simil influenzali e le sue condizioni di Salute sono peggiorate progressivamente fino ad arrivare al decesso.
La salma è stata portata nell'ospedale di San Severo e poi trasferita nella sala mortuaria di San Marco in Lamis per i funerali, prima ancora di avere l'esito del tampone. Questo è quello che è emerso e su cui si è concentrato anche il Governatore della regione, Michele Emiliano, prima di rilasciare delle dichiarazioni sull'accaduto. La procura ha aperto un inchiesta contro ignoti, visto che non c'è ancora nessuna prova che il contagio possa essere stato causato dal defunto o da un errore del medico legale.
Al funerale ha partecipato tanta gente
Un rito funebre affollato nella chiesa "La Colleggiata" per un uomo molto conosciuto in paese. È durato almeno un'oretta: un numero stimato di 300 persone.
A celebrazione conclusa, è arrivato l'esito del tampone dal Policlinico di Bari: il ragioniere Raimondo sarebbe morto per Coronavirus e da metà febbraio (data del suo rientro a San Marco) l'avrebbe trasmesso a quattro persone: sua moglie, il suo medico e due parenti. Le stesse persone potrebbero averlo trasmesso nel corso dei funerali ad altrettante persone con abbracci di cordoglio e strette di mano.
Per coloro che si è riusciti a contattare è scattata ora la quarantena.
Un 'errore catastrofico' secondo Emiliano
"Chiaro che di fronte a un catastrofico errore del medico legale di questo tipo non c'è modo di rimediare", ammette il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Si scusa con le persone coinvolte e spiega: "Nel Nord della Puglia ci sono situazioni che abbiamo difficoltà a controllare.
Servono provvedimenti intensi"; il Presidente Emiliano esorta il Presidente del Consiglio ad agire in fretta per chiudere il cluster. La regione Puglia potrebbe diventare "zona rossa".
Il premier Conte voleva evitare il contagio a Sud
La Puglia è la terra del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, vissuto a San Giovanni Rotondo, il rinomato paese fondato da Padre Pio di Pietrelcina. Proprio lì vicino, a 17 chilometri di distanza, precisamente a San Marco in Lamis c'è stato il primo morto del Mezzogiorno per Covid-19. Giuseppe Conte avrebbe voluto evitare questo rischio nel sud Italia, dove la sanità sarebbe strumentalmente meno preparata a gestire un'epidemia.
La Procura di Foggia ha aperto un'indagine a carico di ignoti per un eventuale reato di epidemia colposa, in base agli articoli 438 e 452 del codice penale. Nel frattempo a San Marco più di 70 persone si sono sottoposte al test del tampone.