Si fa sempre più drammatico il bilancio delle vittime e dei contagiati da Coronavirus nel nostro Paese: le ultime cifre diffuse dalla Protezione Civile Nazionale parlano di 79 morti, 2.502 contagiati e 160 guariti. Questa settimana sarà quella decisiva per sapere se l'epidemia si stia attenuando oppure se la stessa continuerà nelle prossime settimane ai ritmi attuali. Nelle scorse il virologo Roberto Burioni, che opera presso l'ospedale San Raffaele di Milano, ha fatto sapere alla stampa nazionale che questo, almeno secondo il suo parere, "è solo l'inizio dell'epidemia" e che non si può prevedere con precisione come si comporterà il virus.

L'uomo è dell'avviso che questi giorni siano appunto quelli decisivi per sapere se il Covid-19 rallenti oppure continui ad infettare altra gente. Già nella serata di ieri, 2 marzo 2020, la virologa Ilaria Capua, in un suo intervento sulla tv nazionale La7, ha dichiarato che l'epidemia ormai non si può più fermare, ma che si possono mettere in atto misure per evitare che le persone più deboli si ammalino.

A Bergamo positiva una bambina di pochi giorni

Il nuovo coronavirus non sta risparmiando niente e nessuno. Di poco fa la notizia che una piccola bimba di pochi giorni è stata trovata positiva al primo tampone a Bergamo: la stessa comunque respira autonomamente e per il momento non sarebbe in pericolo di vita.

La Lombardia è infatti la regione più colpita. Sul fatto che i contagi stiano rallentando lo stesso Burioni va cauto: secondo il virologo infatti non bastano i dati di un giorno per essere sicuri che il contagio stia subendo una frenata, ma ci vuole un monitoraggio costante. L'uomo riferisce che quando vedremo che i contagi scenderanno in modo significativo, quello sarà il momento in cui non si dovrà abbassare la guardia, per cui si dovrà andare cauti a riaprire scuole, stadi e palestre.

Sono a rischio anche i più giovani

Roberto Burioni sottolinea che il nuovo coronavirus può colpire con forme gravi anche i più giovani, e non solo gli anziani. Il medico riprende l'esempio del "paziente 1" di 38 anni, il quale resta ancora ricoverato in ospedale in condizioni piuttosto serie, sottolineando che lo stesso viva ancora perché ha trovato un posto disponibile in terapia intensiva.

Il virologo precisa che si tratta di una persone assolutamente sana e che non aveva particolari problemi di salute. "Se ci ammaleremo tutti insieme gli ospedali andranno al collasso", queste sono le ultime di Roberto Burioni rilasciate al Corriere della Sera. Il Governo nazionale continua a monitorare costantemente la situazione. Nelle prossime ore le autorità sanitarie aggiorneranno il bilancio dei contagiati e delle vittime da Covid-19.