L'epidemia che si è abbattuta sull'Italia sta mietendo un numero di vittime di gran lunga superiore alle aspettative: i casi da Coronavirus fioccano in diverse parti del Paese e, per questo motivo, le autorità sanitarie vigilano con particolare attenzione al fine di ridurre al minimo il rischio contagi.

Nell'Italia settentrionale, le strutture faticano ad assistere i malati di Covid-19 e non mancano i casi in cui i test vengano effettuati con ritardo e i risultati purtroppo comunicati dopo il decesso del paziente. Anche in Campania, nel salernitano, si sono verificati due casi più o meno simili, con risvolti diversi l'uno dall'altro.

A preoccupare è il caso di un paziente deceduto per un sospetto contagio senza essere stato sottoposto al tampone: i familiari hanno informato l'Autorità Giudiziaria che ha avviato le indagini.

Paziente deceduto per coronavirus, negato tampone alla moglie

Nel dettaglio, nella provincia di Salerno spicca un caso davvero anomalo: nel comune di Mercato San Severino, un uomo di 50 anni è deceduto all'ospedale Fucito per un sospetto caso di coronavirus. Si tratta di un commerciante di pellami che aveva evidenziato, sin da subito, una situazione respiratoria paragonabile a quella dei malati da Covid-19.

Il cinquantenne viaggiava spesso per lavoro e, presumibilmente, il contagio potrebbe essere avvenuto in uno di questi viaggi: di recente si era recato in Pakistan per motivi di affari e non è escluso che si sia infettato in quella circostanza.

Nei giorni di ricovero presso il nosocomio sanseverinese, l'accertamento sul presunto contagio non è mai avvenuto: per questo motivo la moglie ha sporto denuncia presso la locale Procura della Repubblica.

Le indagini condotte dal pm Davide Palmieri faranno luce su quanto accaduto nella notte tra il 22 e il 23 marzo scorso: in particolare il magistrato potrebbe disporre a breve il conferimento dell'incarico ad un medico legale per lo svolgimento dell'autopsia, utile a sciogliere qualsiasi dubbio.

L'attività preliminare consiste effettivamente nell'accertarsi se l'uomo abbia contratto il virus e il perché non sia stato poi fatto il relativo tampone anche al coniuge, convivente con lui, per evitare la diffusione del contagio.

Medico malato di coronavirus, una settimana di attesa per il tampone

Sempre nel salernitano un altro caso sospetto di Covid-19, con risvolti ancora poco chiari: un medico di base di Cava de' Tirreni è risultato essere positivo al virus.

Si è proceduto immediatamente al ricovero presso l'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno: l'uomo è stato prontamente intubato e versa in gravi condizioni nel nosocomio del capoluogo.

Fin qui si è rispettata la prassi dettata dalle autorità sanitarie per la gestione dei pazienti affetti da questo particolare tipo di patologia. Ma a destare ancor più preoccupazione è l'attesa abnorme nell'essere sottoposto al tampone: la figlia del medico positivo si è sfogata sui social, denunciando la situazione davvero paradossale. La rivelazione della giovane è alquanto chiara: "Siamo rimasti in attesa di qualche aiuto, ma abbiamo dovuto provvedere da soli". Sono trascorsi infatti sei giorni prima di procedere al tampone e accertarsi se concretamente il medico della cittadina metelliana abbia contratto il virus.

Cresce l'ansia nel comune salernitano: il medico era stato a contatto con diverse persone prima di ammalarsi, svolgendo l'attività di medicina generale e, quindi, a perenne contatto con un numero non definito di pazienti assistiti. In tal caso sarà necessario determinare la fitta rete di incontri nell'ambito della propria attività lavorativa.