In Italia è gara di solidarietà per andare ad aiutare il sistema sanitario nazionale. L'appello era partito nella giornata di ieri, venerdì 20 marzo, da parte della Protezione Civile: "Questa è una chiamata alle armi alla sanità, i medici in prima linea hanno bisogno di aiuto". E l'aiuto chiesto è arrivato: in poco più di dodici ore sono arrivate 1500 domande da parte di medici volontari, pronti ad andare ad aiutare quei colleghi che sono in difficoltà all'interno delle strutture sanitarie maggiormente colpite.

L'annuncio del Ministro agli Affari Regionali Boccia: 'un risultato straordinario'

Ad annunciare i dati è il Ministro degli Affari Regionali e le Autonomia Boccia attraverso un video pubblicato sui suoi profili social: "In sole dodici ore sono pervenute 1500 domande di medici volontari. Tali domande sono adesioni al bando per creare una task force lanciato dalla Protezione Civile. Un risultato straordinario. Mancano ancora dodici ore allo scadere del bando e arriveranno molte altre adesioni. Questo ci conforta: è uno straordinario segnale dell'Italia migliore. Voglio ringraziare tutti gli operatori sanitari per il loro lavoro e anche il Ministro della Sanità Speranza, che sta facendo un lavoro enorme.

Ho già provveduto a informare il Presidente della Regione Lombardia Fontana e l'assessore alla Sanità lombarda Gallera". Il bando al quale fare domanda è disponibile online, presso il sito della Protezione Civile.

L'appello degli Spedali Civili di Brescia al governo: 'Chiudete tutto'

Intanto nelle ultime ore è arrivato un appello al governo da parte della struttura sanitaria 'Spedali Civili' di Brescia, una delle zone maggiormente colpite dal virus: "Le terapie intensive della Lombardia sono piene.

L'appello alle istituzioni è: chiudete tutto. Le persone non possono più circolare. Sono in continuo aumento anche casi che coinvolgono i giovani. Il tempo di uscire è finito. Va chiuso tutto e bisogna stare a casa". Secondo il bollettino della Protezione Civile di ieri, venerdì 20 marzo, la Lombardia è di gran lunga la regione italiana più colpita: i contagiati sono oltre i 22 mila.

Bergamo e Brescia sono le città con il numero maggiore di persone infette: la prima supera le 5 mila unità, mentre la seconda è a circa 4.600 positivi. Ma la grande preoccupazione degli ultimi giorni riguarda Milano: negli ultimi giorni i contagi in città sono cresciuti maggiormente rispetto a tutte le altre provincie lombarde. E il sistema sanitario (sia lombardo che nazionale) non può permettere un focolaio a Milano, città che conta oltre 1.3 milioni di abitanti. Ed è per questo che stare a casa diviene ancora più fondamentale.