Sono giornate molto complicate. L'emergenza legata alla diffusione del Covid-19 è palpabile e vivida, ma c'è anche chi, pur vivendo una situazione di grave difficoltà per via di una malattia, riesce comunque a pensare agli altri.
E' il caso Piero Floreno, 57enne di Nichelino, malato di Sla che in questi giorni ha avanzato una proposta: vorrebbe donare il suo ventilatore di riserva, obbligatorio per tutti malati di Sla, per aiutare le persone in difficoltà. Ovviamente la donazione non è realizzabile ma la sua idea ha già fatto partire una raccolta fondi tra amici e suoi conoscenti al fine di poterne acquistare uno nuovo.
La posizione di Piero Floreno: tanti nostri amici stanno morendo per insufficienza respiratoria, occorre fare qualcosa
Floreno ha analizzato che in questi giorni di Coronavirus, tantissime persone stanno morendo per insufficienza respiratoria causata dal patogeno. Il ragionamento di Floreno parte dal fatto che solo chi ha vissuto sulla propria pelle esperienze simili di mancanza dell'aria o persone che hanno visto morire i propri familiari per queste ragioni, possono comprendere al meglio lo strazio che c'è dietro.
Floreno è rimasto molto colpito dalle immagini e dalla situazione che si sta vivendo a Bergamo in modo particolare. E gli è tornato in mente il caso del nonno, scomparso due anni fa in questa maniera proprio per una polmonite dopo aver combattuto fino all'ultimo respiro.
Partendo da questi presupposti, Piero Floreno intendeva donare il proprio ventilatore di riserva. Ed è la moglie di Piero, Antonella, a raccontare come è nata l'idea di questo gesto. "Mio marito è questa cosa qui" - spiega Antonella al quotidiano La Repubblica -. La donna ha raccontato che sono insieme da 40 anni e che lui è sempre stato così, aggiungendo di essere rimasta molto spiazzata quando le ha proposto di volere donare il suo secondo ventilatore per i malati di Coronavirus.
Raccolta di fondi in corso per acquistare un nuovo macchinario e donarlo
L’offerta di Piero non è praticabile nella realtà perché un malato di Sla deve avere per forza due macchinari per la ventilazione (è un obbligo di legge): la sua vita sarebbe in pericolo se uno dei due funzionasse male. Ma questo gesto di generosità ha spinto diverse persone a mobilitarsi.
Molti vicini di casa, amici e conoscenti della famiglia si sono così attivati per dare vita ad una raccolta fondi per acquistare un nuovo dispositivo e donarlo. "Abitiamo a Nichelino da 50 anni - chiude Antonella - quest'iniziativa serve ad aiutare il prossimo. Ci hanno contattato anche da altre Regioni”.
Sarebbe un bellissimo dono per Piero e tanti malati riuscire a centrare questo obiettivo.