Il decreto ministeriale anti contagio da Coronavirus impone una serie di regole di comportamento per il contenimento dell'epidemia: tra queste quella di uscire solo per comprovate esigenze lavorative o per motivi di Salute o per situazioni di necessità, evitando assembramenti e luoghi affollati.
Mentre il governo sta pensando di inasprire le regole per quanto riguarda il verde pubblico e i parchi, cresce il numero di coloro che trasgrediscono alle prescrizioni del decreto ed escono senza motivo o senza autocertificazione. Sono in aumento, di conseguenza, le segnalazioni di assembramenti e gli interventi delle pattuglie sul territorio.
Aumentano i controlli su individui e esercizi commerciali: i numeri
Secondo il report diffuso dal Viminale, dall'11 al 18 marzo 2020 sono stati 1.226.169 i controlli e 51.892 le persone denunciate per mancato rispetto di un ordine dell'autorità: 1.126 le dichiarazioni rivelatesi false. Non sono esenti dai controlli nemmeno gli esercizi commerciali: 643.726 quelli controllati e 1.668 i titolari denunciati. Solo nella giornata di ieri, in applicazione delle misure di contenimento del Coronavirus, le forze di polizia hanno controllato 200.514 persone e ne hanno denunciate 8.297. Sempre nella giornata di ieri, sono stati 116.712 gli esercizi commerciali controllati, 195 gli esercenti denunciati e 29 gli esercizi commerciali la cui attività è stata sospesa.
Le “giustificazioni” degli italiani
Mai come in questi giorni ogni scusa è buona per uscire. Numerose ed inverosimili le giustificazioni raccolte da chi è stato fermato per strada dagli agenti. Da chi è uscito per portare a spasso il cane a chi si è appassionato di jogging all'ultima ora, a chi finge di non sapere del divieto e delle misure restrittive.
Sul Garda, quattro ciclisti under 23 sono stati "pizzicati" mentre pedalavano e si sono giustificati affermando di dover effettuare delle sedute di allenamento. A Modena, due nigeriani sono stati sorpresi dalla polizia di Stato al parco Pertini mentre bevevano una birra e hanno risposto agli agenti di essere immuni al virus perché di etnia sub sahariana.
In un quartiere popolare di Cassino 30 persone hanno deciso di riunirsi a fare una grigliata: quando sono arrivate le pattuglie, molti dei partecipanti sono rincasati ma 10 persone sono state denunciate per aver trasgredito alla direttiva del governo che vieta l’assembramento di persone. Tra i denunciati anche tre velisti impegnati a raggiungere Maratea da La Spezia (con tappa a Ischia) e tre giovani andati a Bolzano per comprare droga e che, per suffragare quanto dichiarato, hanno mostrato agli agenti un bilancino di precisione con cui avrebbero dovuto pesare lo stupefacente.
Virale il video di padre e figlio che nuotano nell’Adige
Considerata la chiusura delle piscine per l'emergenza Coronavirus, un uomo e suo figlio di 17 anni a Verona hanno pensato di tuffarsi nell'Adige per fare un po' di attività sportiva.
I due sono stati ripresi da un automobilista mentre s'impegnano con le bracciate a stile libero nuotando nel fiume. Subito è scattata la denuncia da parte degli agenti delle Volanti della Questura, per violazione al Decreto sulle misure di contenimento del Covid-19. Il video è diventato virale nelle chat e sui social.