Una scossa di Terremoto pari a 3.3 gradi sulla scala Richter è stata registrata questa mattina, alle 5:49, dai sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L'epicentro è stato localizzato a Monte Cavallo, in Provincia di Macerata, alla profondità ipocentrale di 9 km. La scossa è stata avvertita ma non ha provocato alcun danno.

I Comuni vicino l'epicentro

Il sisma è stato localizzato tra le Province di Macerata e Perugia. I Comuni marchigiani più vicini, in un raggio di 10 km, sono Monte Cavallo, Visso, Fiordimonte, Pieve Torina, Ussita, Pievebovigliana e Fiastra.

In un raggio di 20 km invece, troviamo Acquacanina, Muccia, Preci (PG), Castelsantangelo sul Nera (MC), Bolognola, Serravalle di Chienti, Sellano (PG) e Camerino (MC).

Le verifiche nell'area epicentrale

In seguito alle verifiche effettuate da Vigili del Fuoco e Protezione Civile, non è stato rilevato alcun danno a persone o cose. In questi casi le verifiche sono una prassi, ma la magnitudo relativamente bassa ha fatto sì che non si verificassero danni, benché l'evento tellurico sia stato distintamente avvertito dalla popolazione.

Nella notte altre scosse nella penisola

Sono complessivamente quattro le scosse di terremoto che da questa notte hanno interessato la penisola. La prima, avvenuta alle 04:56, è stata localizzata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Camaiore in Provincia di Lucca alla profondità di 4 km.

Nonostante la superficialità del sisma, non è stata avvertita forse anche per l'orario. Diversa la scossa di magnitudo 3.3 Richter, avvenuta a Monte Cavallo in Provincia di Macerata, che ha destato alcune persone dal sonno. Successivamente una scossa di magnitudo 2.1 Richter è stata localizzata a Montefalco, in Provincia di Perugia, alle 10:48.

L'ultima alle 13:39 al confine tra Italia e Francia nel Comune di Olivetta San Marco, in Provincia di Imperia.

Al momento previsioni impossibili

Al momento, nonostante diversi studi, la scienza esclude la possibilità di poter prevedere i terremoti dando informazioni esatte su epicentro, profondità, magnitudo e luogo in cui esso avverrà.

Nessuno è mai riuscito a prevedere con esattezza un forte evento tellurico come avvenuto, ad esempio, in occasione delle scosse del 2012 in Emilia Romagna o le più recenti del 2016 che, tra l'estate e l'autunno, hanno raso al suolo Amatrice e danneggiato Norcia e altri Comuni fra Lazio, Umbria e Marche.