La Cina sta lentamente uscendo dall'incubo provocato dal nuovo Coronavirus e le persone stanno lentamente tornando alla normalità. Anche nell'epicentro della pandemia, a Wuhan, nella provincia di Hubei, si prova a ripartire. Nelle scorse ore però una ricerca cinese apparsa sul quotidiano Caixin mette in dubbio il numero ufficiale di morti provocati dal virus a Wuhan: lo studio ritiene che questi ultimi possano essere circa 42.000. L'ipotesi nasce dal fatto che presso le onoranze funebri della città ci sono lunghe file dei parenti dei deceduti, i quali stanno continuando a ritirare le urne cinerarie contenenti i resti dei loro cari.

Queste ultime sono ancora depositate a migliaia. Il numero ufficiale dei morti a Wuhan è di 2.350 e di 50.000 quello dei contagiati.

Distribuite anche 500 urne al giorno

Ci sarebbero anche delle testimonianze dirette che farebbero sorgere dei dubbi sul reale numero di decessi resi noti dalle autorità cinesi. Un camionista ha riferito infatti di aver trasportato 2.500 urne cinerarie per due giorni consecutivi, il che porta il numero totale a 5.000 in 48 ore. Nella funeral home di Hankou ci sarebbero poi ancora 3.500 urne suddivise in blocchi da 500. La città ha circa otto ditte di onoranze funebri, le quali fino al 4 aprile prossimo (data in cui si celebrano i defunti in Cina) trasporteranno ben cinquecento contenitori cinerari.

Facendo i conti quindi il totale arriva a 42.000 unità, visto che la consegna delle urne ai parenti dei defunti è cominciata il 23 marzo scorso. Secondo quanto riferisce Il Fatto Quotidiano, i giornalisti del quotidiano Time hanno tentato di cercare conferma di tutto ciò chiamando direttamente le onoranze funebri della città, ma purtroppo hanno ottenuto risposte vaghe.

Qualcuno di loro ha riferito che le ditte non sono autorizzate a divulgare i dati.

Funerali pubblici vietati fino al 30 aprile a Wuhan

Come già detto in altri articoli apparsi su questa testata, la città di Wuhan osserverà delle misure restrittive fino al prossimo 8 aprile. Inoltre nella megalopoli da 11 milioni di abitanti le cerimonie funebri sono vietate fino al prossimo 30 aprile.

Caixin aggiunge che alla maggioranza delle persone decedute con sintomi riconducibili al Covid-19 non sia stato fatto il tampone e per questo sono state escluse dal conteggio ufficiale delle vittime per coronavirus. Molte persone sarebbero decedute anche per altre patologie in quanto negli ospedali non c'era posto per curarli. Negli ultimi 4 mesi del 2019 a Wuhan ci sono state 56,007 cremazioni, 1,583 in più rispetto allo stesso trimestre del 2018. La gente sarebbe inoltre stata "rimproverata" dalle autorità di quartiere perché avevano riferito tramite i social di aver perso un loro famigliare o una persona cara.