La foto ha fatto il giro del mondo alla svelta ed è stata ripresa dai media internazionali, tra cui l'inglese Bbc, diventando una delle immagini simbolo della quarantena italiana da Coronavirus. Mostra un uomo sdraiato su una spiaggia deserta che, incurante dei divieti, prende il sole a Rimini, in completa solitudine.

Viene raggiunto e multato da due agenti della polizia locale che pattugliano il territorio per accertarsi che siano rispettate le misure restrittive anti-contagio. L'immagine, scattata dall'alto grazie a un drone, è di grande effetto.

Ha scatenato polemiche social internazionali per l'eccessiva spettacolarizzazione dei controlli e un modo di operare per molti opinabile.

Rimini, controlli con i droni

Venerdì scorso il comune di Rimini ha pubblicato sul suo sito foto scattate dall'alto per informare dell'attività di controllo del territorio, spiagge e parchi chiusi, per fare rispettare le misure restrittive. Rimini è stata una delle province dell'Emilia Romagna tra le più colpite dal coronavirus: oltre alle restrizioni previste dal decreto governativo che vietano di allontanarsi da casa senza motivi di stringente necessità, in base a un'ordinanza regionale dello scorso 20 marzo, sul territorio sono in atto misure ancor più rigorose, quali il controllo degli spostamenti e il divieto di accesso alle spiagge.

Il controllo da parte delle forze dell'ordine prevede anche l'uso di droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini, dopo che l'Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac) ha emanato le deroghe necessarie per permettere i controlli. Tra le foto scattate da un drone della polizia locale, c'è quella che mostra un uomo che prende il sole mentre due agenti arrivati a bordo di quad, gli si avvicinano per multarlo.

Il drone ha anche girato un video che mostra alcuni dei controlli effettuati. Il comune ha fatto sapere che continuerà questo tipo di servizio, sulle spiagge e sul resto del territorio, anche in vista delle feste del 25 aprile e del 1 maggio.

Rimini, foto dell'uomo in spiaggia ripresa dalla Bbc

La foto dell'uomo è stata ripresa sui social media anche dalla Bbc.

La rete televisiva pubblica inglese l'ha rilanciata sul suo profilo Instagram, catturando in breve tempo quasi 50mila like, insieme a molti commenti e polemiche. Nella didascalia che accompagna l'immagine, viene spiegato che Rimini è tra le località balneari più famose d'Italia, e ha 15 chilometri di spiagge. La polizia locale ha usato i droni per sorvegliarle dall'alto e segnalare ai colleghi a terra chi viene scoperto a sostare in spiaggia, infrangendo le regole del lockdown.

Tra gli utenti alcuni hanno commentato in modo positivo la decisone dell'amministrazione di Rimini, ritenendo questo tipo di controlli indispensabili in questo momento per abbattere la curva dei contagi. C'è chi ha scritto: "Pensate se tutti andassero al mare a prendere il sole".

Viceversa, altri utenti hanno criticato la scelta del comune: "Siete dei dittatori", ha scritto un utente. Anche sui social media italiani, non sono mancate le polemiche. Qualcuno in modo sarcastico ha scritto: "Fermato grazie all'aiuto dei droni un pericolosissimo amante della tintarella". Una utente, invece, piuttosto preoccupata: "Qui la situazione sta sfuggendo di mano. Fermiamoci prima che sia troppo tardi".

Elicottero e droni, i precedenti che hanno creato le polemiche

Prima dell'episodio di Rimini, la settimana scorsa altri due casi hanno fatto discutere. Per la prima volta nella storia della televisione italiana, lo scorso 13 aprile a Pomeriggio Cinque, programma Mediaset pomeridiano condotto da Barbara D'Urso, è stato messo in onda un 'inseguimento' in diretta sul litorale di Jesolo, in Veneto.

I finanzieri a bordo di una barca, grazie alla segnalazione fatta da un elicottero su cui si trovava anche un'inviata e un operatore del programma, hanno avvistato una persona. Sono sbarcati, l'hanno raggiunta e identificata.

Altro episodio, la scorsa settimana a Roma. Il servizio - andato in onda sul programma di approfondimento di Rai Tre, Agorà - mostra alcuni agenti della polizia locale di Roma che, grazie a un drone, individuano un corridore nel Parco dell'Appia Antica, lo raggiungono e lo multano. In questo secondo caso, alcuni utenti hanno protestato perché le immagini sono state trasmesse dalla televisione di Stato.