Quello legato al Coronavirus è ormai diventato un argomento di tendenza sia sulla Rete ma anche sui media, con numerosi contributi informativi portati sia da testate che dai privati cittadini. A proposito di ciò nelle scorse ore la giornalista Selvaggia Lucarelli ha pubblicato un articolo sul noto giornale online Tpi, nel quale illustra delle curiosità relative alla fiera del gelato di Rimini Sigep, tenutasi dal 18 al 22 gennaio 2020. Qui infatti, uno stand di una ditta cinese con sede a Wuhan, e un altro di una azienda di Codogno, erano posti molto vicini, addirittura nello stesso padiglione, il B3 per la precisione.

La megalopoli della provincia di Hubei è stata proprio l'epicentro da cui è partito l'evento pandemico.

La giornalista: 'Per indagine epidemiologica potrebbe essere una pista interessante'

Secondo la Lucarelli potrebbe essere interessante, in una eventuale indagine epidemiologica, prendere in considerazione proprio la fiera Sigep di Rimini. Non ci sono prove, come sottolineato anche dalla donna, che da lì sia partito il contagio, ma all'interno dello stesso padiglione non c'era solo la ditta di Codogno, ma anche imprese della provincia di Milano, Treviso e di Crema. Anche un'azienda di San Marino partecipava alla manifestazione e si trovava molto vicino a quello della ditta cinese. La testata giornalistica locale online Rimini Today, informa che non va dimenticato che proprio il 23 gennaio, il giorno dopo la chiusura della kermesse riminese, a Wuhan venne dichiarato il lockdown a causa dell'epidemia che era appena scoppiata.

Proprio qualche giorno fa in tutta la provincia di Hubei il Governo di Pechino ha ritirato le restrizioni imposte agli abitanti e la vita sta lentamente tornando alla normalità.

La titolare di una delle aziende: 'Noi non ci siamo ammalati'

La Lucarelli ha poi proceduto a rintracciare alcuni dei titolari delle aziende italiane presenti nel padiglione B3.

Tutti loro hanno raccontato che in quei giorni c'è stata molta ressa e l'unico momento in cui gli operatori potevano staccare un attimo dal lavoro era solo per andare al bagno oppure per prendere qualcosa al bar del padiglione. Proprio una donna titolare dell'azienda di Codogno ha dichiarato che lei e i suoi ragazzi erano lì e non esclude che un eventuale contagio nella sua città possa essere partito proprio da quel padiglione.

Codogno è infatti una delle zone più colpite dal Covid-19. "Noi non ci siamo ammalati" - ha riferito la donna alla giornalista. "Potremmo essere stati asintomatici, certo, e riconosco che il caso sia curioso, ma non eravamo neppure l'unica azienda di zona presente a quella fiera".