Il virologo e divulgatore scientifico Roberto Burioni ha fatto arrabbiare Rita Dalla Chiesa. Oggetto di uno scontro a distanza tra i due volti noti della televisione, la possibilità che il Coronavirus possa trasmettersi agli animali, in particolare ai gatti.
Sul profilo Twitter dello scienziato, qualcuno ha chiesto se i felini possano essere contagiati. L'esperto ha risposto di sì, spiegando che sarebbero stati descritti vari casi di felini infetti da Covid-19. Tra le reazioni, c'è stata quella della giornalista ex conduttrice di Forum, convinta animalista e proprietaria di un cane bassotto.
Dalla Chiesa ha dubitato della veridicità dei dati forniti dall'esperto.
Burioni, intervento del virologo a 'Che tempo che fa'
Il virologo Burioni è spesso ospite della trasmissione 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio per aggiornare il pubblico sull'andamento della pandemia da coronavirus e rispondere alle domande più frequenti. Domenica scorsa, nel corso dell'ultima puntata del programma, Fazio ha chiesto a Burioni chiarimenti sul fatto che sembra che i gatti possano venire contagiati dagli uomini.
Un dilemma che, da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria, assilla i proprietari di animali domestici, e sul quale finora la comunità scientifica non ha dato una risposta certa. Burioni, in trasmissione, ha parlato di un gatto risultato positivo al Covid-19, ed ha detto: "Sembra, ma sono dati ancora molto preliminari che dobbiamo prendere con le molle, che gli animali possano essere contagiati.
Non sappiamo ancora se gli animali poi potranno contagiarci, al momento non c'è evidenza di questo".
Le risposte alle vostre domande! https://t.co/5WCXTa5CHI
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) April 6, 2020
Burioni, querelle a distanza con Dalla Chiesa
La questione non si è esaurita con le spiegazioni date dal virologo Burioni in trasmissione.
Un utente ha replicato sul profilo Twitter del divulgatore scientifico che la notizia del gatto contagiato sarebbe stata smentita dall’Asl Roma1, chiedendo al virologo di ritrattare. Non si è fatta attendere la replica di Burioni, di cui si conosce lo stile ruvido: “Sono descritti numerosi casi di gatti infetti da Covid-19, e non smentisco nulla.
Vedete di non essere meno intelligenti dei vostri animali che meritano padroni migliori", ha scritto.
A quel punto, nella querelle a distanza è intervenuta, a supporto dell'utente, Rita Dalla Chiesa che ha commentato: "Ma li ha letti solo lei questi casi? In tutto il mondo, gli scienziati stanno dicendo che nessun animale può contagiare l'uomo". La controreplica del divulgatore scientifico alla Dalla Chiesa è stata che non si sa ancora se gli animali possano contagiare l’uomo, ma si sa invece, per certo, che l’uomo può contagiare alcuni animali, tra i quali i gatti. "Per cui è indispensabile proteggerli dal contagio, chi è malato non può tenerli vicino senza metterli in pericolo". Giorni fa, anche Umberto Angrini, direttore del Dipartimento sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria dell'Istituto Superiore di Sanità, ha consigliato di proteggere gli animali di pazienti affetti da Covid-19 perché potrebbero essere suscettibili al virus.
Burioni, 'Contagio su animali non è negativo'
Nella seconda parte del suo intervento a 'Che tempo che fa', il virologo ha detto che il fatto che gli animali possano risultare positivi al coronavirus, dal punto di vista della ricerca, può essere una buona notizia. Se, come sembra, un gatto prima, e una tigre allo zoo del Bronx di New York poi, hanno contratto in forma lieve il Covid-19, secondo lo scienziato ciò sarebbe un notevole vantaggio nella sperimentazione dei vaccini. Burioni ha sottolineato più volte che, nel rispetto degli animali e senza farli soffrire, gli amici a quattro zampe potrebbero dare un grandissimo aiuto all'umanità per sconfiggere questa terribile malattia. Lo scienziato ha fatto un paragone con l'Hiv, il virus che provoca l'Aids.
Ha chiarito che ciò che ha rallentato moltissimo la ricerca di un vaccino contro l'Aids, è stata proprio la mancanza di modelli animali.
Viceversa, per debellare questo virus, il contributo degli animali potrebbe rivelarsi fondamentale. Anche su questo punto, non sono mancate su Twitter reazioni di dissenso da parte di animalisti che escludono la possibilità di usare gatti come cavie. Burioni, su domanda di Fazio, ha anche risposto alla domanda se il coronavirus si diffonda nell'aria. Ha chiarito che il virus si diffonde con microgoccioline che non riescono ad andare oltre i due metri. Ci sono altri virus, invece, come quello del morbillo, che sfruttano goccioline molto più piccole che sono immensamente più contagiose. Questo virus, ha concluso l'esperto, è apparso sulla terra poco tempo fa, gli scienziati stanno imparando a conoscerlo, e ogni giorno scoprono qualcosa di nuovo sull'invisibile nemico planetario.