Il Coronavirus ormai è diventato un problema di portata mondiale che interessa anche il Sud del nostro Paese, e precisamente in questo caso la Puglia. La provincia di Brindisi in questi giorni, ad esempio, ha visto aumentare i casi di contagio. Secondo quanto si apprende dai media locali e nazionali, un bambino di otto anni, che da qualche giorno era ricoverato nel reparto di Pediatria dell'ospedale Antonio Perrino di Brindisi, è risultato positivo al virus. Si tratta del secondo caso di un minorenne contagiato e presente nella stessa struttura ospedaliera.
Negli scorsi giorni infatti era stato trovato positivo un neonato di 4 mesi. Ad entrambi sono stati effettuati i relativi esami tramite il tampone.
Bimbo ricoverato in isolamento con un genitore
Secondo quanto riferisce Repubblica sulle sue pagine online, adesso il minore si trova ricoverato in isolamento presso il reparto di Chirurgia assistito, oltre che dai medici e dagli infermieri, anche da un genitore. L'azienda sanitaria adesso ha disposto il tampone per tutte le persone che sono state a contatto con il bambino in questi ultimi tempi. Nello stesso reparto ove è ricoverato il piccolo di otto anni si trova anche l'altro bimbo di 4 mesi risultato positivo all'esame del Covid-19. I due minori vengono seguiti da una équipe di Pediatria, reparto quest'ultimo che è stato prontamente sanificato quando si è appurato che tra i ricoverati vi erano dei contagiati.
Da quanto si apprende pare che nel reparto in questione non ci siano più pazienti e infatti ulteriori disposizioni dell'Asl locale hanno previsto ricoveri presso il reparto di Pediatria dell'ospedale di Francavilla Fontana, sempre nel brindisino.
Il pediatra Moramarco: 'Sintomi diversi nei più piccoli'
Sulla vicenda è intervenuto anche il dottore responsabile del reparto Pediatria dell'ospedale di Brindisi, Fulvio Moramarco, il quale ha spiegato che nei più piccoli i sintomi del coronavirus possono essere leggermente diversi che negli adulti.
La malattia nei bambini può presentare una vasta sintomatologia, che va dalla classica febbre alla tosse, fino a provocare gastroenteriti, convulsioni febbrili e anche apnea. Anche le autorità sanitarie internazionali, come la stessa Organizzazione mondiale della sanità, nelle scorse settimane hanno riferito che il virus cinese è pericoloso per gente di qualsiasi età, inclusi anche tutti quei soggetti che godono di buona salute.
Se è vero infatti che la maggior parte dei decessi hanno interessato persone anziane, nel mondo sono sempre di più i bambini che si ammalano di questa brutta patologia. Alcuni di loro purtroppo non ce l'hanno fatta.