Stando all'ultimo aggiornamento diramato dal gruppo di Comunicazione Strategica Nazionale, in Italia risultano 159.516 casi di coronavirus, 35.435 persone guarite e 20.465 vittime. Il Premier Conte invita i cittadini italiani a rimanere a casa. Le catene di supermercati Coop ed Esselunga lanciano un'applicazione per evitare di fare la coda ai supermercati. Eppure c'è chi non si rende conto dell'emergenza e non rispetta le restrizioni imposte dal Governo.
Le app di Coop ed Esselunga
La Coop sta sperimentando un'applicazione per evitare le file al supermercato, prenotando il proprio arrivo.
Dopo aver fatto la registrazione, è possibile prenotare l’ingresso nel punto vendita più vicino, scegliendo la fascia oraria preferita. Al momento, l’uso di questo servizio è attivo solo in alcuni punti vendita Coop in Lombardia ed in Liguria.
Per quanto riguarda la catena di supermercati Esselunga, invece, è apparsa una pubblicità che anticipa l’iniziativa. Attualmente, tramite l'applicazione Ufirst è possibile usufruire del servizio soltanto in alcuni supermercati di Milano ed in quelli di Sesto Fiorentino, Verona e Biella. Con Ufirst ci si inserisce in una coda virtuale aggiornata costantemente. L'applicazione segnala quante persone ci sono prima del proprio turno e manda una notifica che consente alla persona di scendere ed arrivare in tempo al supermercato.
Le multe nel giorno di Pasqua, in Italia
Il Viminale ha dichiarato che nell'ultimo mese sono stati controllati quasi sette milioni di italiani e sono state fatte 265.000 sanzioni. Soltanto nel giorno di Pasqua sono stati effettuati oltre 270mila controlli e quasi 14mila multe. In particolare, sono state 213.565 le persone e 60.435 le attività commerciali sottoposte a controllo.
Di queste, 13.756 persone e 121 attività sono state sanzionate. Per 100 persone, invece, è scattata una denuncia per false dichiarazioni e per 19 persone positive al Coronavirus, quella per violazione della quarantena.
Infine, 16 negozi sono stati chiusi e per 31 negozi è stata disposta la sospensione provvisoria dell'attività.
A Milano, il 5% delle persone fermate la domenica di Pasqua, era fuori senza avere un valido motivo. Le forze dell’ordine milanesi hanno effettuato 12.000 controlli e 487 multe. Inoltre, una persona è stata denunciata per false dichiarazioni. Nel giorno di Pasquetta, invece, a Milano e provincia sono state controllate 9.148 persone, di queste 576 sono state sanzionate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 1.659, ed una sola la denuncia.
A Lodi, un ragazzo consapevole di essere positivo al Covid-19 ha invitato cinque amici a casa sua. La festa è durata finché un vicino non si è accorto della confusione ed ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno denunciato i sei ragazzi per aver violato il testo unico delle leggi sanitarie e non aver osservato l'ordine teso ad impedire la diffusione di una malattia infettiva.
Molte sono anche le sanzioni sui litorali italiani: molti cittadini non sono riusciti a resistere alla tentazione di prendere il sole in spiaggia. Basti pensare ad un signore che a Mondello, in Sicilia, il quale è stato avvistato e multato per ben tre giorni di fila. A Gallipoli, invece, 14 persone sono state sanzionate dopo aver postato su Facebook un filmato in cui apparivano allegramente radunate in un cortile all'aperto a festeggiare la Pasqua.
Anche la deputata Sara Cunial, nota per le sue posizioni No Vax, è stata fermata ieri, dai vigili, mentre era in auto sulla via del Mare, nei pressi di Ostia. Ha dichiarato di essere in zona per lavoro, qualificandosi come parlamentare, ma gli agenti non hanno ritenuto valida la spiegazione per giustificare lo spostamento nel giorno di Pasquetta e l'hanno multata.
Diverse multe, poi, anche in alcune chiese, come è capitato a Scafati, nel Salernitano, durante la veglia per il Sabato Santo. A San Vittore, nel Lazio, è stata organizzata una processione per il Venerdì Santo. Tra i multati vi sono anche il parroco, il vicesindaco ed un vigile. Nel Torinese, invece, dovrà pagare una sanzione il parroco della chiesa di San Giacomo, a Rivarolo Canavese, per aver svolto la messa della domenica di Pasqua in presenza dei fedeli.