Stop definitivo ai campionati nazionali maschili di pallacanestro della Serie A e A2. Si conclude così, in anticipo, la stagione 2019/2020 a causa del perdurare dell'emergenza sanitaria provocata dal nuovo Coronavirus. La decisione definitiva è arrivata intorno alle ore 18:46 di oggi 7 aprile, quando il numero uno della Federbasket, Giovanni Petrucci, ha annunciato che in queste condizioni e visti i vari decreti ministeriali è impossibile proseguire i campionati professionistici. Lo scudetto non verrà assegnato a nessuna squadra. Quasi tutte le società, tranne Fortitudo e Virtus Bologna, sono state d'accordo nel concludere la stagione anticipatamente, prima tra tutte l'Armani Milano.
Giovanni Petrucci: 'Indicazioni indicano il distanziamento sociale'
Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro motiva inoltre la scelta di sospendere i due massimi campionati maschili di Basket in quanto le indicazioni delle autorità governative e sanitarie prevedono ancora per molto tempo misure di distanziamento sociale. Ciò è impossibile da attuare, in quanto il basket è uno sport in cui non si possono mantenere le misure di sicurezza necessarie ad impedire eventuali contagi. Sulla fine dei campionati è d'accordo anche il presidente di LBA, Umberto Gandini, il quale si auspica che nella prossima stagione si possa tornare a giocare in totale sicurezza. Gandini si augura che quando si penserà ad organizzare i prossimi campionati nazionali, sia le istituzioni che le attività imprenditoriali siano presenti "per affrontare lo straordinario momento di difficoltà che il nostro e tutto lo sport, al pari del nostro Paese, sta attraversando.
"Nel frattempo, FIP e LBA penseranno al miglioramento del "prodotto basket" sull'interno territorio nazionale.
Seria A forse a 14 o 16 squadre
Non si ancora quale sarà la composizione del prossimo campionato di Serie A. Alcune società infatti, come le due bolognesi, stanno pensando di chiedere i danni alla Federazione per la stagione non conclusa, mentre altre squadre nelle prossime settimane presenteranno alla Lega i loro bilanci in modo da potersi iscrivere alla prossima stagione sportiva.
Viste queste criticità, non è escluso che la prossima stagione di Serie A possa essere in "formato ridotto", a 14 oppure a 16 squadre. Segnali in questo senso potranno venire dal prossimo Consiglio Federale previsto per il 15 aprile prossimo. Altre società inoltre potrebbero richiedere di fare il salto di categoria dalla A2 alla A.
La FIP ha ritenuto utile adottare questi provvedimenti anche perché, pur continuando la stagione, sarebbe venuto a mancare il pubblico nei palazzetti, considerato "patrimonio fondante del movimento cestistico italiano".