Vittorio Feltri, al centro delle polemiche per l'ennesima battuta infelice sui meridionali durante la trasmissione Fuori dal coro del 21 aprile, dopo essere stato denunciato dal senatore Sandro Ruotolo e dallo scrittore Maurizio De Giovanni, sta per essere raggiunto da un'altra querela. Quest'ultima è partita ieri, 22 aprile, da Michele Conia, sindaco del comune di Cinquefrondi, un piccolo centro in provincia di Reggio Calabria.

La querela è stata preceduta da un dibattito in Giunta comunale, al termine del quale è stata approvata la relativa delibera di autorizzazione.

Il primo cittadino ha deciso di agire nei confronti di Feltri per le sue ripetute ingiurie nei confronti dei meridionali. Il comune reggino, tra le altre cose, ad oggi conta zero contagi da Coronavirus.

Feltri querelato per 'dichiarazioni ingiuriose e razziste'

La denuncia non sarebbe scattata solo per l'uscita infelice del direttore di Libero ("I meridionali sono inferiori"). Secondo il sindaco Michele Conia, Vittorio Feltri avrebbe perpetrato più volte offese nei confronti dei meridionali con editoriali e titoli facilmente rintracciabili. Il primo cittadino ha elencato soprattutto quelli che fomenterebbero maggiormente il razzismo: da "Comandano i terroni" a "Riaprire perché al Nord non si suona il mandolino, si vuole lavorare.

Lasciamo a Conte il suo zoo di terroni ostili al Nord che li mantiene tutti".

Inoltre Conia ha citato altri stralci di editoriali di Feltri a fondamento della sua denuncia, tra i quali: "Fate attenzione, manutengoli ingordi del Sud, a non tirare troppo la corda, poiché correte il rischio di rompere il giochino che finora vi ha consentito di ciucciare tanti quattrini dalle nostre tasche di instancabili lavoratori".

Michele Conia è diventato sindaco nel 2015

Michele Conia nasce a Taurianova nel 1976, ma vive come migrante in Germania fino al 1982. Entra in politica nel 2000 quando viene eletto nel consiglio comunale. Dal 2005 al 2010 è assessore con deleghe alle politiche sociali, formazione, lavoro e politiche giovanili. Nel 2015 diventa sindaco di Cinquefrondi.

Il suo impegno travalica i confini del piccolo centro del reggino nel momento in cui diventa portavoce nella Piana di Gioia Tauro del Coordinamento Nazionale per "Acqua pubblica".

Cinquefrondi: nessun positivo al coronavirus

Stando ai dati forniti dal sito del Comune di Cinquefrondi, al 22 aprile risultano a zero le persone positive al coronavirus. Invece i cittadini attualmente in quarantena sono 8, quelli usciti dalla quarantena 54, per un totale di 62 dall'inizio dell'epidemia.

Nei primi giorni di aprile, il Comune del reggino ha rischiato di diventare focolaio dell'infezione. Infatti, in una casa di cura privata del territorio, Villa Elisa, un paziente proveniente da un altro presidio ospedaliero era risultato positivo al coronavirus.

Da lì erano stati effettuati i test a tutti gli operatori, e durante i controlli era risultato contagiato un dipendente che non risiedeva a Cinquefrondi, ma a Oppido Mamertina.

Fortunatamente il caso è stato subito circoscritto e, ad oggi, non si segnalano altri casi di contagio né nella casa di cura né nel comune in provincia di Reggio Calabria.