Dopo una settimana in cui sono stati registrati zero nuovi contagi, la Corea del Sud si ritrova nel timore di un'ulteriore impennata di infezioni da nuovo coronavirus. A preoccupare è un nuovo focolaio scoppiato nella capitale Seoul, a causa di un giovane positivo al virus che ha passato diverse serate nei locali della città.

Il focolaio partito il primo maggio

I nuovi casi di Seul sono partiti nella serata del primo maggio, quando un giovane di 29 anni è uscito per andare in diversi bar e locali del quartiere di Itaewon, dove è stato stimato ci fossero circa 1.500 persone in giro in quello stesso momento.

Il giovane, che adesso si trova ricoverato, era positivo al Covid-19, e avrebbe infettato altre 86 persone, di cui 63 frequentatori dell'area in questione, e 23 tra i familiari e i contatti stretti. Il rintracciamento è stato ricostruito attraverso l'applicazione governativa 'Corona 100' che, mantenendo l'anonimato sull'identità, ha diffuso l'età, il lavoro e tutti gli spostamenti del ragazzo, rendendolo così riconoscibile e identificabile. Dato l'aumento dei nuovi casi, il sindaco di Seoul ha deciso di tornare alla chiusura di tutti i locali della città, fino a nuovo ordine.

Collaborazione da parte dei cittadini

Le autorità sudcoreane hanno chiesto la massima collaborazione da parte di tutti i cittadini che hanno passato delle serate nella zona in cui è scoppiato il nuovo focolaio di Coronavirus, nei giorni dal 24 aprile al 6 maggio: in base ai dati rilevati, le persone che sono passate da quei locali in quelle date sono più di 5.500, ma solo 2.405 sono state contattate per essere sottoposte al test: "Gli altri 3.112, al momento, risultano ancora non rintracciabili", ha detto il sindaco di Seoul, Park Won-soon.

Preoccupazioni anche in Cina e Germania

La Corea del Sud non è il solo paese preoccupato per l'arrivo di possibili nuove infezioni da coronavirus: anche la Cina, infatti, ha scoperto 17 nuovi casi di Covid-19, 5 di questi proprio nella zona di Wuhan, il capoluogo della regione dell'Hubei che è stato il focolaio dell'epidemia cinese.

Inoltre, l'indice 'R0', l'indicatore con il quale vengono rilevati quanti altri contagi potrebbe generare un solo positivo, è tornato a livello 1 anche in Germania, dopo il rallentamento delle misure di lockdown e il passaggio alla Fase 2, con la riapertura di moltissime attività nel paese.