In Italia domani, lunedì 18 maggio, scatterà la piena "Fase 2", ovvero quella di convivenza con il nuovo Coronavirus. Tra poche ore, quindi, secondo quanto stabilito dall'intesa tra Regioni e il premier Giuseppe Conte, molte attività commerciali che fino ad adesso sono rimaste chiuse potranno aprire nuovamente i battenti. Tra queste anche bar e ristoranti, che torneranno ad ospitare i clienti all'interno dei locali. Non la pensa così invece Vincenzo De Luca, presidente della Campania, il quale nella trasmissione "Mezz'ora in" su Rai 3, ha confermato che nella regione da lui governata tutte queste attività non riapriranno fino al 21 maggio prossimo.
Secondo il politico è ancora presto per cui non ha firmato l'intesa con l'esecutivo.
De Luca: 'La Campania non è d'accordo'
Secondo quanto riferisce il governatore campano, la Regione da lui amministrata non è d'accordo con quanto deciso a Roma, per cui, a suo dire, non sarebbe vero che l'intesa sulle riaperture è stata condivisa all'unanimità. Secondo De Luca, su alcune specifiche norme dovrebbe pronunciarsi direttamente il Ministero della Sanità per cui "non è possibile che il governo scarichi opportunisticamente tutte le decisioni sulle regioni. Non è accettabile" sono le parole del numero uno campano. Tornando a ribadire che molti imprenditori domani in Campania non alzeranno le saracinesche, il politico ha fatto presente di come si sia arrivati a domenica pomeriggio e manchi ancora il testo ufficiale del decreto.
Nelle prossime ore De Luca ha detto che provvederà a sentire tutte le associazioni di categoria per preparare le attività commerciali alla sanificazione, soprattutto i piccoli ristoranti.
L'elogio del governatore all'ospedale Cotugno
Nel corso della sua intervista, Vincenzo De Luca ha ricordato di come l'ospedale Cotugno di Napoli sia stata riconosciuta come un'eccellenza mondiale nella lotta alla malattia Covid-19.
Per questo motivo, le autorità campane non vogliono rovinare quanto di buono fatto in questo periodo e si preferirà quindi continuare a restare prudenti. Per quanto riguarda la possibile riapertura delle frontiere nazionali e dei viaggi interregionali a partire dal 3 giugno, De Luca ha fatto sapere che neanche questo punto è sicuro.
"Dal 3 giugno liberi tutti? Io non lo so cosa accadrà" ha dichiarato il governatore campano, sottolineando bene il concetto che valuterà il da farsi solo il 2 giugno, ventiquattro ore prima che scatti il provvedimento di riapertura totale dell'Italia. Se i livelli di contagio a quella data dovessero essere ancora alti, la Regione Campania è pronta ad agire di conseguenza e a richiudere tutto. Saranno le autorità sanitarie, comunque, a monitorare la situazione su tutto il territorio nazionale.