Un gesto di solidarietà ma anche di stima verso un dipendente che negli anni non si era mai sottratto al proprio lavoro. È questo, in sintesi, il pensiero espresso al quotidiano La Repubblica dalla signora Arlati che ha perso il marito, Erminio Misani, lo scorso 25 marzo a causa del nuovo Coronavirus. La donna, residente a Bellusco (provincia di Monza e Brianza) è stata assunta in luogo del coniuge scomparso dall'azienda presso la quale aveva prestato servizio fin dagli anni Ottanta.

L'improvvisa dipartita del marito non solo ha causato tanto dolore alla sua famiglia, ma anche difficoltà economiche, poiché la consorte si è ritrovata vedova e con tre figli da crescere.

Nel raccontare la sua storia, la signora ha sottolineato che la proposta della ditta di torcitura di metterla sotto contratto al posto del compagno di vita scomparso, non è stata solo un atto di beneficenza, ma un modo per sottolineare la grande considerazione che avevano dell'uomo che ormai veniva visto come "una persona di famiglia".

Operaio deceduto per Covid-19: la moglie chiarisce che non è alla ricerca di notorietà

La consorte del 54enne morto alla fine di marzo dopo aver contratto la Covid-19 ha affermato che fin dal momento in cui è rimasta vedova è stata circondata da tanto affetto ed è stata aiutata da gran parte dei suoi concittadini. Ha definito quella di Bellusco una "comunità speciale" che si è stretta intorno al dolore della famiglia fornendo una vicinanza e un sostegno concreti.

A La Repubblica, la donna ha voluto chiarire un aspetto importante: il suo intervento non è volto alla ricerca di un briciolo di notorietà. Infatti ha chiesto che il dolore suo e dei figli non venga strumentalizzato, poiché si tratta di una famiglia normale come tante altre che, tutto a un tratto, si è ritrovata circondata dal clamore mediatico che è emerso intorno alla sua storia e a quella del marito defunto.

Subito dopo ha spiegato che se ha deciso di parlarne alla stampa è solo perché questo per lei rappresenta un modo per manifestare "gratitudine" verso tutti i concittadini di Bellusco che non hanno fatto mai mancare il loro appoggio.

La donna spera anche che, venendo a conoscenza di ciò che è successo a suo marito, tante persone possano rendersi effettivamente conto della gravità della "pandemia con cui abbiamo a che fare".

A tal proposito, Michela Arlati ha rivelato che il coniuge non soffriva di alcuna patologia pregressa, dunque è scomparso dopo essersi ammalato di Covid-19. L'operaio infatti non solo era in piena salute prima di contrarre e di essere stroncato dal nuovo coronavirus, ma era anche molto attento e scrupoloso nel rispettare tutte le regole: "Usciva di casa solo per andare al lavoro - ha dichiarato la donna - e adottava tutte le precauzioni del caso soprattutto per proteggere noi".