Un episodio di Cronaca Nera da giorni sconvolge la Germania: si tratta del giallo sulla misteriosa morte di una bimba di tre anni, Greta. Lo scorso 21 aprile la piccola si trovava in un asilo nido, lo Steinkreis di Viersen, quando ha iniziato ad accusare problemi respiratori. Trasportata d’urgenza in ospedale, è morta il 4 maggio, dopo aver passato diversi giorni in coma.

La polizia, dopo che sulla bambina sono stati riscontrati alcuni segni di violenza, ha concentrato i sospetti sulla maestra che era con lei quel giorno, Sandra M., una ragazza di 25 anni.

Come ha spiegato ai giornalisti il capo della locale Squadra omicidi, Jörg-Henry Rosskamp, già in passato altri episodi di violenza sarebbero avvenuti in altre strutture alla presenza dell’educatrice. Una strana coincidenza, che ha portato gli inquirenti a supporre di trovarsi di fronte a una donna che potrebbe soffrire di un grave disturbo psicologico, la sindrome di Münchausen, la quale porta il malato a fare del male a qualcuno, per poi provare a salvarlo con lo scopo di essere considerato l’eroe della situazione. Tuttavia Sandra, che è in carcere dal 19 maggio, si rifiuta di rispondere alle domande dei magistrati relative all’accaduto.

Greta era rimasta da sola nell'asilo nido con la maestra

Secondo le ricostruzioni della polizia, lo scorso 21 aprile Greta è l’unica bimba ospite del servizio di assistenza garantita, destinato ai figli dei lavoratori nel periodo della pandemia di Coronavirus. Infatti entrambi i genitori della piccola sono occupati nel settore dei servizi essenziali e quindi hanno potuto portare la figlia all'asilo nido: la maestra Sandra si trova nella struttura da sola con lei.

È stata divulgata la notizia che, qualche giorno prima, la donna aveva comunicato ai suoi superiori di voler lasciare quell’impiego. Quel pomeriggio Greta ha perso conoscenza mentre faceva il solito riposino e da allora non si è più risvegliata. È stata proprio Sandra a lanciare l’allarme e a tentare di rianimare la bimba che non respirava più, insieme ad altre due colleghe.

Dopo poco la piccola è stata portata nell’ospedale dove poi è morta, proprio nel giorno del suo terzo compleanno. I medici hanno riscontrato alcuni segni di violenza sul corpicino della paziente: secondo loro il decesso è stato causato da mancanza di ossigeno e lesioni cerebrali.

Quello avvenuto nell'asilo a Viersen non è il primo caso di malore di un bimbo

I dottori non riuscivano a dare una spiegazione medica al malore che aveva stroncato la piccola Greta: così, insospettiti dai segni di violenza, hanno avvisato la polizia. Gli agenti hanno scoperto come nel passato di Sandra ci siano stati altri episodi poco chiari, con dei bimbi come protagonisti. Secondo la ricostruzione degli eventi, già durante gli anni della sua formazione professionale a Krefeld, la ragazza si era comportata in modo singolare, senza mostrare passione per il proprio lavoro, né una particolare empatia verso i bambini.

Inoltre sono stati resi noti alcuni strani incidenti avvenuti in quel periodo alla sua presenza: nel 2017 un bimbo di tre anni ha avuto un malore durante il riposino pomeridiano in asilo. La maestra aveva spiegato ai suoi superiori che il piccolo non era riuscito più a parlare al risveglio. Portato in ospedale, il piccolo è stato salvato: tuttavia incidenti simili si sono ripetuti almeno altre due volte.

In ogni asilo dove Sandra ha lavorato si sono verificati episodi simili

Anche a Kempen, dove la giovane aveva trovato un nuovo impiego in un altro asilo, si erano verificati episodi simili, in particolare con un bambino di due anni. La giovane si era trasferita poi a Toenisvorst: un nuovo caso ha avuto per vittima una bimba di tre anni che però, ripresasi dal malore, ha raccontato al padre che sarebbe stata la maestra a premere con forza la mano sulla sua pancia.

Sandra è difesa dicendo di aver compiuto quell’operazione nel tentativo di salvare la vita alla piccola. Nessuno è stato mai denunciato per tutte queste vicende. Infine, lo scorso primo gennaio, la 25enne era poi riuscita a trovare un nuovo impiego nell’asilo di Viersen dove si è consumata la tragedia.