Stanno facendo discutere le immagini che sono state riprese ieri pomeriggio 7 maggio a Milano, precisamente in zona Navigli, dove una folla di persone, composta perlopiù da giovani, si è riversata per strada non rispettando le regole di distanziamento sociale emanate dal governo per poter contrastare la pandemia provocata dal nuovo Coronavirus. Molti di loro sostavano davanti alle attività commerciali, bevendo una birra o un cocktail. Diversi sono stati gli assembramenti, con molti ragazzi fermi in gruppo vicino ai muretti che costeggiano il naviglio.

Un happy hour in piena regola, quindi, quello andato in scena nel milanese: alcuni portavano la mascherina, ma spesso questa era abbassata sul mento o sul collo.

Massimo Galli: 'Non è un liberi tutti, se qualcosa va storto torniamo indietro'

Le immagini riprese ieri sui Navigli sembrano davvero essere quelle della scorsa primavera, quando il problema SarsCoV-2 non c'era. In queste settimane le autorità governative non hanno fatto altro che ripetere concetti come quello del distanziamento sociale appunto, al momento l'unica arma disponibile per poter combattere la diffusione del patogeno. Su quanto accaduto interviene l'infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, che ammonisce duramente le persone che ieri hanno avuto questo comportamento scorretto.

Galli ricorda che la Fase 2 non è un "liberi tutti" (cosa già ribadita dal premier, Giuseppe Conte) e che se si continua così tra due settimane saremo punto a capo, con la curva dei contagi che comincerà a crescere. Se questo accadrà si tornerà nuovamente in lockdown, alla Fase 1. Si tratta di un segnale molto pericoloso, sostiene Galli, che invita tutti gli italiani, non solo i milanesi, a continuare ad avere un comportamento corretto per non vanificare gli sforzi fatti finora.

La Lombardia è la regione più colpita dal virus

L'episodio accaduto a Milano ha provocato molte polemiche, soprattutto perché si è verificato in Lombardia, che è la regione più colpita in Italia dalla pandemia. Gli stessi virologi hanno sottolineato che, se la curva epidemica dovesse crescere in una città come il capoluogo, sarebbe una "bomba" i cui effetti saranno difficilmente controllabili.

Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore, Attilio Fontana: ha sottolineato che in questi giorni ha visto molte persone che si sono riversate nei parchi o nei locali di ritrovo e che le mascherine vengono usate spesso in modo scorretto, portandole sotto il mento e indossandole solo in caso di controlli da parte delle forze dell'ordine.