Quella di Silvia Barbagallo è una storia davvero molto particolare. Infatti, secondo quanto riferisce il quotidiano Repubblica, sulle sue pagine online, la donna ha avuto il Coronavirus lo scorso mese di dicembre, ma lo ha scoperto solo sette giorni fa, quando ha fatto il test sierologico. La donna ha raccontato la sua esperienza su Facebook: dopo pochi minuti dalla pubblicazione del post molte persone le hanno scritto, informandola di aver avuto anche loro sintomi simili a quelli da lei descritti. In questi mesi, dice Silvia, molte persone si sono ammalate in casa ma non hanno potuto fare gli esami previsti per sapere se fossero positive al Covid-19.

A questo punto la donna si chiede quanti casi ci siano simili al suo, persone che, per essersi curate da sole a casa, quindi, non rientrano nelle statistiche ufficiali.

Lei è una operatrice culturale

La donna opera nel mondo della cultura e si occupa di organizzare eventi come fiere di libri e mostre. La sua storia comincia il 24 dicembre, quando torna da un viaggio in Africa insieme a suo figlio. A breve distanza dal rientro Silvia comincia a sentirsi male e ad avere una febbre molto forte, la quale viene trattata con paracetamolo e cortisone. La malattia per fortuna è passata in poco tempo e senza ulteriori conseguenze. Il suo medico curante le aveva detto che era una specie di influenza molto violenta, ma nessuno allora cercò il nuovo coronavirus, anche perché l'epidemia in Italia non era ancora arrivata.

A questo punto la signora riprende la sua vita di sempre, convinta di non aver avuto nulla di grave, e comincia nuovamente a lavorare a Milano. Dopo poche settimane il mondo viene a sapere di una malattia sconosciuta che si sta sviluppando in Cina e che provoca una polmonite piuttosto grave. Quando gli scienziati comunicano di aver scoperto un nuovo virus, molto simile a quello della Sars, il coronavirus entra a far parte del nostro quotidiano.

Il tampone negativo allo Spallanzani

Il 6 marzo scorso la Barbagallo si recò all'ospedale Spallanzani di Roma per eseguire il tampone. La donna ricordò di essere andata per ben 5 volte a Milano in quel preciso arco temporale, e che la situazione in Lombardia fosse già grave. Due giorni dopo poi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte decretò il lockdown in tutta Italia.

Il risultato di questo esame fu negativo, ma la situazione precipita qualche giorno fa, quando suo figlio si sente male. Il giovane accusa una febbre molto forte e Silvia si preoccupa davvero tanto. A quel punto esegue un test sierologico, scoprendo di essere positiva alle "Igg", le immunoglobuline G, le quali indicano che lei ha avuto un contatto con il virus diverso tempo fa. In famiglia il test lo hanno eseguito tutti, questo appunto per potersi sincerare che nessuno fosse entrato in contatto con il Covid-19. La vicenda di Silvia Barbagallo è diventata virale in breve tempo e questo potrebbe far capire che il virus in questione potrebbe essere tra di noi già da molto tempo, ben prima dei casi scoperti a Codogno.