Quella che arriva dalla Thailandia è una notizia davvero triste. Infatti, secondo quanto riferisce la stampa internazionale, un neonato è stato abbandonato nei pressi di un lago vicino a Nakhon Si Thammarat, una località che si trova nel Sud del Paese. Il piccolo, da quanto si apprende, sarebbe stato aggredito e ucciso dai varani che vivono vicino lo specchio d'acqua. A trovare il corpo esanime del piccolo sarebbe stato un bambino di 10 anni il quale è stato attirato da un borsone nero che giaceva poco lontano da lui. Ad allarmare l'infante è stato anche il fetore che c'era sul posto.

Il bimbo ha quindi aperto la sacca facendo la macabra scoperta. L'episodio si è verificato lunedì scorso 11 maggio.

Ragazzini hanno avvisato la Polizia

Dalla testata giornalistica italiana online Leggo si apprende che il bambino che ha trovato il neonato senza vita stava giocando nei pressi del laghetto insieme ad alcuni suoi amici. Sono stati proprio i ragazzini ad avvisare la Polizia, che si è recata subito sul posto per poter verificare la veridicità di quanto affermato dagli adolescenti. Una volta effettuati i rilievi del caso, gli inquirenti hanno stabilito che la vittima era deceduta da circa due giorni. I poliziotti sembrano non avere dubbi: il piccolo è stato attaccato dai varani, ovvero delle grosse lucertole che normalmente si cibano di pesci e di resti alimentari.

I rettili pare insistano anche nei pressi dei bidoni della spazzatura. Il ragazzino che ha fatto la scoperta è rimasto pietrificato quando ha visto ciò che c'era nel borsone e per motivi di privacy, ma anche per delicatezza dell'argomento, non riportiamo le sue generalità. Sono tutt'ora in corso le indagini della Polizia per ricostruire quando accaduto.

Adesso si farà una autopsia

L'esame post-mortem che eseguirà il medico legale sarà utile per capire che cosa sia successo. Il colonnello della Polizia, Jittakorn Konglhue, è intervenuto sulla vicenda e ai media ha riferito che nelle prossime ore, oltre all'autopsia, sarà fatto anche un esame del Dna sulla vittima. Quest'ultimo, secondo chi indaga, sarà utile per rintracciare la madre del bimbo, in modo da poterla interrogare.

Una delle ipotesi prese in considerazione dagli investigatori è che la madre lo abbia lasciato vicino al laghetto e poi successivamente il neonato sia stato attaccato e sbranato dalle grosse lucertole. I poliziotti hanno già acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella zona, che si spera abbiano ripreso la scena. La notizia di quanto accaduto in Thailandia ha fatto in breve tempo il giro del mondo, destando sconcerto dappertutto.